
Continua in modo proficuo il ciclo di incontri in videoconferenza con i parlamentari nazionali e regionali del M5S da parte del gruppo Meetup M5S Modica e in presenza del consigliere comunale, Marcello Medica.
Nei giorni scorsi, è stata la volta dell’incontro su piattaforma web con la portavoce nazionale, Maria Marzana, membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
L’incontro ha approfondito le problematiche attuali e pregresse che vive l’intero settore primario e in particolare il comparto dell’agricoltura. Dopo una breve introduzione dell’attivista Corrado Vizzini, coordinatore dell’evento, la parlamentare nazionale ha illustrato sinteticamente i provvedimenti adottati a sostegno delle aziende del settore e di quelli in corso di approvazione, volti a dare aiuti anche a fondo perduto per ristorare le perdite subite dalle aziende stremate e in procinto di chiudere o che hanno visto calare il proprio fatturato.
Il primo intervento è stato quello dell’attivista, Carmelo Baglieri, il quale ha posto l’attenzione sulla critica situazione in cui versa il settore lattiero-caseario. Nell’area iblea esso riveste un ruolo economico di assoluto rilievo e per certi versi trainante. Ciò nondimeno non è riuscito a decollare, vuoi per le multe delle quote latte, vuoi per il fenomeno della “mucca pazza” a cavallo del 2000, vuoi per la debole propensione all’aggregazione imprenditoriale, vuoi per contingenze varie fra cui la débâcle della Ragusa Latte. Queste fragilità hanno consentito agli acquirenti del latte – principalmente dalle potenti industrie di trasformazione del prodotto – di imporre agli allevatori prezzi della materia prima a proprio piacimento e vantaggio. Così, per la mancata coalizione dei produttori locali, il 70 per cento del latte viene assorbito da queste industrie, e solo la rimanente quota è lavorata dai caseifici locali, le cui piccole, segrete e argute diversificazioni di lavorazione rendono specifico, distinto e unico le caratteristiche del prodotto di ciascuno.
L’emergenza Covid-19 ha corroso le potenzialità di mercato raggiunte a fatica negli anni da questi imprenditori caseari, finora unica alternativa all’invadenza delle grandi caseifici. Legati alla vendita diretta a pizzerie, bar, ristoranti, i caseifici locali soffrono di riflesso della forzata sospensione dell’attività di questi, e, a loro volta e loro malgrado la riversano sul settore latteario. Né il ricorso alla vendita ai supermercati, mercati contadini o a domicilio può sopperire a pieno alla sofferenza. Due i sostegni suggeriti dal Sig. Baglieri: un forte aiuto economico da parte del Governo e il controllo attento e puntuale della filiera che attraverso la tracciabilità del prodotto, impedisca l’ingresso di latte di bassa qualità di provenienza extra così da stroncare l’uso fraudolento di questo latte nella confezione di formaggi locali.
A seguire l’intervento dell’attivista, Aldo Cascino, il quale ha proposto alcune tematiche relative all’utilizzo dei PRC (percettori reddito di cittadinanza) presso gli Enti Pubblici nei tre settori, Agricolo, Turistico e dei Servizi. Lo spunto è stato opportuno per discutere dei PUC (progetti per l’utilità della collettività) e di alcuni Comuni del nostro comprensorio che ancora non hanno presentato i relativi progetti nonostante la scadenza del 15 gennaio scorso, precedente all’emergenza da Covid-19. L’attivista, inoltre ha prospettato all’on. Marzana di inserire nel decreto liquidità la deroga alla legge per impiegare la manodopera dei PRC anche nelle aziende agricole private, imponendo la garanzia dell’assicurazione sugli infortuni e con il limite d’età inferiore ai 55 anni. A riguardo, il consigliere Medica ha chiarito di aver pungolato l’amministrazione comunale di Modica attraverso la presentazione di una lettera iniziale e di una successiva interrogazione per sollecitare e capire a che punte fosse l’iter per l’impiego dei PRC all’interno del Comune.
Infine, è stata la volta proprio del portavoce locale, Marcello Medica, che ha portato all’attenzione della portavoce nazionale, Maria Marzana, l’attuale condizione delle aziende agrarie a seguito dei già noti fenomeni esogeni, l’emergenza da Covid-19, nonché la bomba d’acqua dello scorso autunno 2019. “Tutte le aziende e in particolare quelle agrarie – ha sottolineato Medica –, a causa dell’attuale emergenza, hanno diminuito il loro fatturato o meglio lo hanno perso definitivamente, dando luogo ad un problema di solvibilità, da affrontare principalmente attraverso l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto. Inoltre, tutte le aziende agrarie soffrono da tempo a causa di fenomeni endogeni, come ad esempio quello riguardante lo strapotere della Grande Distribuzione Organizzata nei confronti appunto dei piccoli e medi produttori agricoli, che si concreta nel pagamento dei prodotti agricoli, nella maggior parte dei casi, a prezzi irrisori. Quindi, per ovviare a ciò, si chiede l’istituzione di una task force per verificare il valore aggiunto ad ogni fase della filiera così da intercettare chi ci specula oltremisura e adottare i necessari provvedimenti correttivi”.
La deputata nazionale Marzana ha ascoltato con attenzione tutte le tematiche trattate e le richieste avanzate dal gruppo Meetup e dal consigliere Medica, delucidando ogni aspetto trattato, sull’attuale situazione, soprattutto regionale e locale, e facendosi carico di portare le suddette istanze e proposte all’attenzione del Governo nazionale, affinché diventino spunto per il varo di misure volte ad affrontare l’attuale crisi del settore a causa dell’emergenza da coronavirus nonché la già grave situazione in cui versa da troppo tempo l’intero comparto.