L’associazione Reset Vittoria ha sottoscritto, assieme ad altre otto associazioni dell’Unione Sla e disabilità, dislocate in tutta Italia, una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, avente a oggetto la necessità di incrementare il Fondo non autosufficienza. “Le associazioni che hanno sottoscritto la lettera in questione – chiariscono i sodalizi in questione tra cui, dunque, anche Reset – scrivono per rimarcare la necessità di un consistente incremento del Fna per sostenere in questo periodo di emergenza le disabilità gravi e gravissime, non solo per affrontare il duro momento del Covid-19. Diventa fondamentale che si metta a punto un incremento fino ad arrivare almeno a 800 milioni per ciascuna annualità 2019-2020-2021. Chiediamo che il vostro Governo possa rimediare agli errori commessi dai Governi che lo hanno preceduto, i quali hanno aumentato in modo considerevole la platea degli aventi diritto al contributo Fna dimenticandosi però di aumentare il fondo. Siamo davvero basiti nel leggere che le Regioni, quando delibereranno i piani per la ripartizione del Fna, abbiano la discrezionalità di diminuire l’assegno di cura per adeguarsi al Lea nazionale di 400 euro ma la cosa peggiore è rappresentata dal fatto che nel piano della non autosufficienza è stata concessa la discrezionalità per le disabilità gravissime all’introduzione dell’Isee. Come è possibile inserire l’Isee per i bisogni sociosanitari? Le disabilità gravissime e i malati di Sla potrebbero davvero trovarsi in serie difficoltà soprattutto adesso nel contesto dell’emergenza coronavirus”. “Siamo sicuri – prosegue la nota – che la sensibilità del presidente del Consiglio Conte comprenderà l’emergenza in cui vivono tantissime persone non autosufficienti tutti i giorni. Capiamo il momento di emergenza e dello stress a cui tutti sono sottoposti in seno al Governo nazionale ma abbiamo reputato che questo sia il momento per dare una svolta positiva anche al Fondo della non autosufficienza che è davvero inadeguato a sostenere le famiglie e le persone con disabilità”. “Abbiamo chiesto anche la possibilità – spiega Alessandro Mugnas di Reset – di essere convocati al prossimo tavolo, quando sarà previsto, del piano della non autosufficienza perché vorremmo dare anche noi il nostro contributo con due nostri delegati in rappresentanza dei malati di Sla e disabilità gravi e gravissime”.
- 4 Ottobre 2024 -