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Stop conferimento organico a Vittoria. “Reset” chiede interventi

L’associazione Reset sollecita l’intervento della Regione con riferimento alla delicata questione riguardante il blocco del conferimento dell’organico da parte del Comune di Vittoria nelle pubbliche discariche. “Questo blocco, ormai – sottolinea il segretario dell’associazione politica, Alessandro Mugnas – è diventato una costante. E per il Comune ipparino si tratta di una situazione non più ammissibile. Lo sappiamo che alla commissione straordinaria, che allo stato attuale gestisce la casa comunale, non è addebitabile alcuna responsabilità in merito. Abbiamo contezza che la problematica parte da lontano e che, soprattutto, è il Governo regionale che deve trovarsi in obbligo ad attuare interventi necessari a individuare le giuste soluzioni rispetto a quanto si è verificato nelle ultime settimane. Riteniamo improponibile la comunicazione, ogni fine settimana, proveniente dal centro Raco di Catania che sistematicamente blocca il conferimento della materia organica del Comune vittoriese. Non esiste spiegazione sul perché solo Vittoria debba fare i conti con dei limiti di conferimento che non permettono la regolare attività di smaltimento. Che fine ha fatto la deputazione regionale ragusana a tutela delle giuste esigenze della collettività vittoriese? Dove sono i partiti che hanno i loro riferimenti all’Ars? Buoni solo a farsi vedere in periodo elettorale, lasciando il territorio abbandonato alle varie problematiche”. “Da decenni – continua Mugnas – in Sicilia esiste il problema spazzatura e si è avviato l’iter della differenziata solo perché sono diventate insostenibili le procedure d’infrazione dell’Unione europea. Ma a fronte di ciò sono pochi i criteri validi affinché la raccolta differenziata possa fare registrare un minimo di successo. I governi regionali del passato non hanno avviato il progetto legato agli inceneritori e ai termovalorizzatori, punti cardine affinché la raccolta differenziata conti su una corretta funzionalità. Ecco perché oggi ci ritroviamo con le discariche pubbliche sature e l’isola inondata di pattume. In poche parole, si è pensato a predisporre il secchio senza esserci nemmeno l’ombra di un progetto per il pozzo”. Secondo l’associazione Reset di Vittoria, quindi, “le colpe vanno sicuramente attribuite al passato, ma ci stiamo rendendo conto che il presente non ha impegno alcuno a smorzare questa cattiva gestione. Siamo la più grande regione d’Italia che non riesce nemmeno a copiare il funzionamento di quanto sia necessario dalla più piccola”.

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