
E’ stato un evento molto partecipato, nonostante il freddo, l’ora ed il giorno lavorativo. “Di là dall’ombra, dialogo con Franco Antonio Belgiorno”, è stato un interessante documentario curato da Giovanni Modica Scala, nipote dello storico omonimo, proiettato lunedì scorso, al Cinema Aurora di Modica Alta.
Si è creata una bella atmosfera nel ricordo struggente e dolcissimo di Ciccio Belgiorno. Molta la commozione tra i presenti, coinvolti dalle scene e dalle musiche del documentario(alcune tracce musicali sono state composte da Salvo Scucces, appositamente per questo lavoro). Alla fine del documentario Angelo Di Natale ha commentato l’evento ed ha intervistato Giovanni Modica Scala ed Emilio Cicciarella. Quest’ultimo ha commentato positivamente l’iniziativa. “In questo pregevole lavoro, Giovanni Modica Scala svela la vita in fìeri di un cantore ineguagliabile, di un appassionato lettore, collezionista delle traduzioni dell’Ulisse di Joyce e, come lui, poeta-viandante, mai in pace tra il desiderio del ritorno e la voglia di fuggire.
Giovanni Modica Scala scomoda i preziosi archivi di famiglia e, tra filmati d’epoca e testimonianze, ne vivifica la condizione – così contemporanea – di emigrato che non riesce a pacificarsi con quel luogo mitico, quell’Atlantide – ancora misconosciuta – che cinge i suoi guardiani, le nostre esistenze…».
Modica Scala ha materialmente iniziato a lavorare a questo progetto nel marzo del 2018: dopo diversi anni trascorsi fuori da Modica, tornando a casa con qualche mese a disposizione e il desiderio di realizzare qualcosa che potesse, in qualche modo, sottrarre all’oblio la memoria collettiva. “Nelle mie frequenti incursioni presso la libreria La Talpa – spiega – il ricordo di Ciccio è sempre stato qualcosa di tangibile, grazie ai confronti con un fantastico libraio d’antan, Francesco Trombadore, grande protagonista del documentario.
A partire da frequenti racconti, pensavo inizialmente di realizzare un documentario che durasse intorno ai 30 minuti. Ho avvertito, comunque, l’urgenza di continuare a lavorarci nei ritagli di tempo anche a distanza, pensando comunque di coinvolgere la cittadinanza. Il progetto si è man mano arricchito e ha subìto varie deviazioni, dettate principalmente da appassionanti scoperte in itinere annidate in svariati archivi. Per queste desidero ringraziare in particolare Francesco Trombadore, Donatello e Giorgetta Belgiorno, Pierpaolo Ruta, Giovanni Iemulo e la Fondazione Bufalino, Luca Scivoletto, Thomas Radigk, Giovanni Spadola, Lillo Contino, Peppe Maltese, Gino Carbonaro, Nicola Colombo, Franco Causarano e Il Giornale di Scicli, Giuseppe Leone ed Emanuela Alfano. È un documentario “fatto in casa”, poiché sono stato mosso da passione più che da specialistiche competenze nel campo dell’audiovisivo, ma in questa appassionante avventura ho avuto il prezioso sostegno di amici professionisti: Gianluca Tela per le rifiniture al montaggio e parte delle riprese, Giovanni Petriliggieri per le riprese con il drone, Salvo Puma per le registrazioni in studio, Gianluca Abbate per il missaggio finale del suono, la calda e suadente voce narrante di Rosario Aprile (che si è prestato anche per vestire letteralmente i panni di Ciccio in qualche ripresa), Salvo Scucces per aver magistralmente composto ad hoc la colonna sonora e i Veivecura per avermi concesso l’uso dei loro brani, l’estro creativo di Andrea Occhipinti per la parte grafica e il rigore linguistico di Mattia Brandolese per le traduzioni dal tedesco e le autorevoli consulenze”.
1 commento su “Modica, “Ciccio Belgiorno” al di là dell’ombra”
Sarebbe auspicabile poter trovare i suoi lavori nella biblioteca comunale.