
Il circolo di Modica del Partito Democratico e il movimento politico Modica 2038 hanno segnalato alla Sovrintendenza di Ragusa che in via Castello, Modica, dal tratto lato Castello dei Conti e per circa duecento metri a scendere, è stata realizzata sulla scalinata ivi esistente una pedana in cemento armato della larghezza di circa un metro.
Sulla vicenda, il sindaco di Modica ha reso noto che trattasi di istallazione temporanea perché sotto la gettata in cemento è stato apposta una strato di plastica e che l’opera è funzionale al trasporto di materiale edile per un intervento di ristrutturazione di un immobile ubicato sulla stessa via. Sostiene il sindaco che l’utilizzo di altri strumenti non sosterrebbe il peso dei materiali da trasportare sul luogo del cantiere e che il Comune si è cautelato per gli eventuali danni alla pubblica via pretendendo una congrua cauzione.
“Ritenuto che l’utilizzo di fogli di plastica sottostanti a colate di cemento di norma non è sinonimo di provvisorietà di un manufatto in cemento armato (casomai di pericolosità in caso di forti piogge torrenziali data la sua instabilità) – dicono Pd e Modica 2038 – così come il ripristino dello stato originario dei luoghi non può essere garantito da una somma a titolo di risarcimento danni e che non è dato sapersi la durata di detta temporaneità della istallazione se non parificandola al tempo di completamento dei lavori di ristrutturazione come da titolo amministrativo autorizzativo (di norma tre anni) e che quindi per un lungo periodo di tempo si avrà nel cuore del centro storico di un Comune patrimonio dell’Unesco una propaggine stabile di un cantiere edilizio privato”,