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Orario di funzionamento delle scuole secondarie di primo grado. Il M5S Ragusa: “Da censurare le scelte dell’Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione”

“Le scuole secondarie di primo grado di Ragusa stanno rimodulando l’orario di funzionamento. E ciò in barba a tutte quelle che erano state le assicurazioni forniteci in aula dall’assessore alla Pubblica istruzione Giovanni Iacono”.

A sostenerlo il gruppo consiliare M5s Ragusa che sottolinea come “l’assessore al ramo abbia caldeggiato, nei mesi scorsi, l’adozione della settimana corta invitando i dirigenti ad adeguarsi, motivando, tra l’altro, questa scelta con i ventilati consumi che si sarebbero ottenuti, anche e soprattutto per quanto riguarda i riscaldamenti. I presidi si sono attivati, convocando i consigli di classe, i consigli d’istituto e rimodulando l’orario. Solo che poi l’assessore – continuano i consiglieri pentastellati – non ha avuto la lungimiranza di organizzare il servizio degli scuolabus, che era in scadenza, con un appalto nuovo che prevedesse le modalità opportune, tra cui anche quella del rientro pomeridiano. Tutto ciò, finora, ha comportato ore studiate in meno sia nelle scuole primarie che in quelle secondarie di primo grado. Solo che, a maggior ragione nel primo caso, le ore perse non potranno più essere recuperate. E tutto ciò per la manifesta incompetenza dell’assessore. I dirigenti scolastici si sono trovati costretti ad arrancare nella gestione di questa nuova e complessa situazione, argomentando alle famiglie motivazioni che sono state e risultano tuttora poco comprensibili”.

E il gruppo M5s al Consiglio comunale di Ragusa spiega ancora: “Le scuole, dunque, per tutte queste motivazioni, ma anche altre, tra cui il taglio dei docenti, hanno dovuto giocoforza configurare altri orari rispetto a quelli programmati. Per cui, a partire dal 7 ottobre, in molte saranno quelle che proporranno questi nuovi orari diversi da quelli che si prevedevano inizialmente. Tutto ciò, naturalmente, comporta dei disagi per le famiglie che si erano organizzate in un certo modo. Ma non solo. Ribadiamo che mancheranno ore studiate rispetto a quelle che già l’assessore aveva invitato a derogare dal vincolo ministeriale. E tutto ciò anche per la mancanza di concertazione che si rendeva necessaria prima che fosse avviato l’anno scolastico. Insomma, una situazione davvero problematica che merita di essere posta, finalmente, sotto i riflettori perché si intervenga con raziocinio e capacità analitica, così da scongiurare ulteriori problemi”.

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