
Domenica allo Scrofani Salustro, sarà possibile, con molta probabilità, comprendere quali saranno le reali ambizioni in questo campionato d’Eccellenza per il Ragusa Calcio. Gli azzurri, reduci da due vittorie consecutive, affronteranno in trasferta il Palazzolo che ha un organico costruito per tentare il salto di categoria. I gialloverdi, però, arrivano dalla sconfitta subita sul campo di Sant’Agata di Militello, con un risultato che, alla luce della mole di gioco orchestrata, sembra essere bugiardo. “Ma è questo il calcio – afferma il direttore sportivo Emanuele Merola – magari costruisci parecchio ma poi non riesci a concretizzare. Ciò non toglie che il Palazzolo sia una buonissima squadra, da prima fascia, se vogliamo. E noi ci accostiamo a questa sfida con il massimo rispetto, sapendo di essere un gruppo ancora in costruzione e che cercherà di fare valere, per quanto possibile, le proprie caratteristiche. Ci stiamo scommettendo per questo, fermo restando che sappiamo che domenica troveremo una compagine, quella avversaria, che farà di tutto per sfruttare al meglio il fattore campo e portare a casa i tre punti”. Gli azzurri rinunceranno quasi sicuramente al difensore Simone Milizia, che non ha ancora recuperato l’infortunio di domenica scorsa, mentre, per il resto, l’allenatore Alessandro Settineri avrà tutti a disposizione. Ieri pomeriggio, al campo sportivo di viale Colajanni, partitella in famiglia che è servita a testare la condizione dei vari componenti del gruppo. E sono arrivate risposte incoraggianti. “Ci aspettiamo una gara che faccia registrare una ulteriore evoluzione rispetto ai primi due impegni in campo – continua il direttore generale Antonino Monterosso – andiamo a giocare nella tana di una delle grandi di questo torneo. Lo facciamo con grande rispetto ma senza timore reverenziale. Sappiamo di poterci giocare le frecce al nostro arco e cercheremo di farlo nella maniera migliore”. Dirige l’incontro Tommaso Alberto Vazzano della sezione di Catania coadiuvato dagli assistenti Davide Di Dio di Caltanissetta e Cristina Lunello di Catania.













