
Il silenzio da parte della Camera di Commercio sulla organizzazione della Fiera Agroalimentare Mediterranea non può non sorprendere e, per diversi aspetti, preoccupare gli addetti ai lavori del territorio, e non solo. Il comitato esecutivo del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, nel fare il punto sulle iniziative avviate per la rimodulazione del “patto di sviluppo” e sul ruolo che la Fam può e deve avere per un concreto rilancio della nostra zootecnia e dell’agroalimentare di qualità, ha dovuto prendere atto che a tutt’oggi non si sa nulla sul programma della 45 ^ edizione dell’evento fieristico. Si sa solo che avrà luogo a Ragusa dal 27 al 29 settembre presso il foro boario di contrada Nunziata ma non si conosce il programma .
Il Comitato di Coordinamento cui è stato sempre demandato il compito di predisporre il programma e di sovraintendere alla organizzazione ed allo svolgimento della importante manifestazione espositiva, a differenza degli altri anni, non solo non è stato chiamato in causa per la pre-edizione specialistica di Modica, ma non è stato ancora nemmeno convocato .
La Fam, è ormai l’unica fiera di settore rimasta in Sicilia e nel meridione (dopo la fiera del levante di Bari): è per questo che per la sua organizzazione occorre pensarci in tempo ed è necessario il coinvolgimento di tutti i soggetti che, oltre a dare il loro contributo per la definizione di un programma rispondente alle esigenze di tutti i soggetti interessati, possono e debbono collaborare per la migliore riuscita della manifestazione e per contribuire a far sì che essa possa richiamare la massima attenzione ai vari livelli (nazionale ed internazionale) e svolgere una efficace azione promozionale . È per questo che il Diprosilac ha deciso di chiamare il causa il Presidente della Camera di Commercio del Sud-Est e di rivolgere un appello alla rappresentanza del territorio ibleo nella Giunta e nel consiglio camerali , per sollecitare la convocazione del Comitato Di Coordinamento per un suo diretto coinvolgimento nella predisposizione del programma della fiera.
“Conosciamo la competenza e l’impegno di chi è preposto a curare gli adempimenti burocratici, – ha sottolineato Enzo Cavallo – ma non possiamo accettare che il tutto venga affrontato senza il coinvolgimento dei vari rappresentanti degli imprenditori. La Fam non è una sagra ne può essere travisato il suo ruolo regionale di promozione e di espressione delle tante potenzialità, imprenditoriali e produttive, da mettere in mostra con l’impegno e l’orgoglio di un territorio che, col contributo di tutti, si è sempre saputo distinguere. Con l’accorpamento della Camera di Commercio di Ragusa a quella di Catania, il territorio ibleo non ha inteso delegare ad altri la difesa degli interessi locali. Per questo si è pronti a mettere in campo il massimo impegno e a collaborare per la riuscita della fiera. Per questo chiediamo la convocazione del Comitato di Coordinamento per l’approntamento di un programma capace di recepire ogni esigenza , di finalizzare ogni obiettivo, di scongiurare iniziative improvvisate e di prevedere momenti di confronto col coinvolgimento dei rappresentanti di governo , nazionale e regionale , che dovranno esserci: e non solo per la rituale visita istituzionale ma per l’assunzione di impegni verso un settore ed un territorio meritevoli della massima considerazione”