
“Il Comitato modicano di 100 Passi per la Sicilia non intende alimentare ulteriormente le polemiche personali, tanto gradite al Sindaco Abbate, ma riteniamo necessario contrastare la visione autoritaria e tribale della politica amministrativa e dei rapporti politici praticata dal primo cittadino e dai suoi collaboratori, inclini al pensiero unico e all’insofferenza verso l’opposizione, anche quando questa avanza proposte ragionevoli e costruttive”. Lo dice il responsabile cittadino Antonio Ruta, che solleva una questione definita di “etica amministrativa”, sottolineando la necessità di adeguare la politica di spesa del Comune alla condizione oggettiva di predissesto finanziario dell’ente e di operare correttamente la pratica della transazione dei debiti dell’ente, che non può essere usata come strumento alternativo alla programmazione e
al contenimento delle spese.
“Il Sindaco ci ha risposto con contumelie personali, con allusive minacce e volgari insinuazioni contro Studi di professionisti, finanche brandendo in piazza, in barba alle regole della riservatezza, “fascicoli“ di privati cittadini che rivendicano legittimi interessi verso il Comune. Ebbene, se le transazioni esistono da quando esistono i Comuni, come dice il Sindaco, bisogna ricordare al primo cittadino che l’istituto giuridico della “transazione” presuppone una proposta, una controproposta, una mediazione
tra posizioni divergenti e l’individuazione di una soluzione condivisa da entrambe le parti, nell’interesse dell’ente, delle imprese, delle famiglie e dei lavoratori. Il Sindaco, invece, pensa che “transazione” sia mera accettazione di una proposta unilaterale avanzata dall’amministrazione, secondo la logica del prendere subito meno soldi o subire le conseguenze economiche dell’incertezza e della lungaggine della procedura di dissesto. Proprio questo è il punto che noi contestiamo all’amministrazione: mascherare, dietro il termine transazione, quello che, a nostro avviso, è un vero e proprio atto vessatorio nei confronti di tanti creditori che, oggi, versano in difficoltà economica pur vantando crediti nei confronti dell’ente.
Il Sindaco, quindi – prosegue Ruta – nel rispetto della dialettica democratica e della civiltà politica e giuridica, che ha sempre contraddistinto la storia della città, dovrebbe evitare di gettare fumo o, che è peggio, blandire insinuazioni o minacce, piuttosto rispondendo nel merito alle questioni che il nostro gruppo pone politicamente per risolvere problemi che riguardano l’economia e la vita dei cittadini.
Ciò premesso, mentre assistiamo alle segnalate “spese balneari” dell’amministrazione, denunciamo, con enorme preoccupazione, che i dipendenti comunali non sono pagati già da due mesi, come non vengono pagati da diversi mesi i lavoratori delle partecipate”.
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