Una delegazione iblea del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, guidata dal presidente Enzo Cavallo e dal componente dell’esecutivo Sebastiano Tosto è stata ricevuta a Palermo da Carmelo Frittitta, nuovo dirigente generale dell’Assessorato Regionale delle Attività Produttive e, successivamente, da Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento agricoltura dell’Assessorato Regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea. Una missione alquanto ricca di contenuti ed avente per oggetto la filiera lattiero casearia siciliana e le problematiche che continuano ad affliggere il comparto zootecnico e gli allevatori dell’isola. Con Frittitta si è parlato del ruolo e del futuro dei Distretti, per una loro concreta ridefinizione in vista dell’avvio delle consultazioni per la nuova programmazione dei fondi comunitari e, vista la decisa volontà del Libero Consorzio Comunale di Ragusa tesa a valorizzare il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario (del quale l’ex Provincia Regionale è stato Ente Capofila) sono state esaminate le procedure per la rimodulazione del relativo “patto di sviluppo”. E’ stata chiesta una particolare attenzione alle filiere agroalimentari soprattutto se necessitano di una adeguata strutturazione e di una guida che tenga conto delle giuste e morivate esigenze delle imprese e degli imprenditori con particolare riferimento alla zootecnia ed agli allevatori con l’obbiettivo di mettere ordine in un settore di valore, che sconta le conseguenze di scelte sbagliate e di disattenzioni che se perpetuate ne possono pregiudicare il futuro. Sulle questioni trattate, Frittitta si è impegnato a convocare una riunione coi rappresentanti di tutti i distretti produttivi siciliani, delle camere di commercio, dei dipartimenti dell’ agricoltura e della programmazione per l’assunzione di iniziative per valorizzare il ruolo dei Distretti nell’interesse delle varie filiere dell’agroalimentare.
Con Cartabellotta, che nelle scorse settimane è tornato alla direzione generale del dipartimento agricoltura, sono state affrontate le questioni legate al ritardato utilizzo delle risorse del Psr ed agli effetti scaturenti dalla spesso incontrollata importazione di latte, latticini e formaggi di dubbia provenienza e di discutibile qualità . Altri punti hanno riguardato la gestione ed i ruoli del Corfilac, dell’Aras e dell’Istituto zootecnico siciliano: strutture che non possono essere attenzionate solo per le problematiche del personale (sulle quali c’è massimo rispetto, soprattutto per chi lavora e produce) ma vanno concretamente riqualificate a favore della zootecnia e nell’interesse degli allevatori che vogliono qualificare i loro allevamenti e le loro produzioni. Altro incontro si è avuto col dr Pietro Miosi in ordine all’iter di approvazione dei disciplinari elaborati per l’applicazione del marchio QS (qualità sicura) a tutela delle produzioni lattiero-casearie dell’isola, alla luce delle risposte avute sul lavoro fatto dal tavolo tecnico regionale.
“Abbiamo manifestato l’impegno, nostro e del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale) di Ragusa, a rilanciare il ruolo del Distretto lattiero caseario – ha sottolineato Enzo Cavallo – ed abbiamo trovato la massima disponibilità a confrontarsi sui distretti pensando, in particolare, al futuro della filiera lattiero caseario siciliana. Il tutto in vista dell’avvio della concertazione per la nuova programmazione per un produttivo ed efficace utilizzo delle cospicue risorse economiche messe a disposizione dalla Unione Europea
