
Tocca anche Cagliari l’inchiesta ‘Università bandita’ della Digos coordinata dalla Procura di Catania su 27 concorsi. Il rettore di Catania, Francesco Basile, e altri nove professori sono stati sospesi dal servizio dal Gip.
Sono indagati per associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Sono complessivamente 40 i professori indagati degli atenei di Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona.
La polizia di Stato sta eseguendo le perquisizioni nei confronti dei 40 professori indagati, tra questi risulta figurare anche lo storico Giuseppe Barone, modicano, ex direttore del Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Catania. Barone si trova all’estero da dove ha postato su Facebook una dichiarazione con la quale manifesta la sua assoluta estraneità ai fatti che gli sono contestati. L’inchiesta, denominata “Università Bandita”, nasce da indagini avviate dalla Digos della Questura di Catania su 27 concorsi che per l’accusa sono stati “truccati”. E in particolare riguardano l’assegnazione di 17 posti per professore ordinario, quattro per professore associato e sei per ricercatore.
1 commento su “Concorsi truccati in Atenei, inchiesta in corso anche a Catania. Coinvolto anche il modicano Giuseppe Barone”
Lo difenderà il figlio , se non dovrà anche lei cercarsi un difensore. Mha e poi ci chiediamo i tanti perché di questa Italia malata.
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