Con una solenne cerimonia di presentazione presso il Seminario vescovile di via Fratelli Cairoli, ha aperto i battenti sabato 8 giugno la II Biennale d’Arte contemporanea Mantova Artexpo 2019. L’evento espositivo, allestito nei prestigiosi spazi del Museo diocesano “Francesco Gonzaga” – il chiostro maggiore e numerose sale interne – intende accendere i riflettori sull’operato dei più validi artisti contemporanei provenienti da oltre ottanta Paesi che operano nei campi della pittura, della scultura, della fotografia e della video-arte.
L’evento, di rilievo internazionale, è ideato e curato da Sandro Serradifalco con la consulenza artistica di Serena Carlino, Giacomo Cangialosi, Rino Lucia, Licia Oddo, Barbara Romeo e Leonarda Zappulla, Francesco Saverio Russo e Salvatore Russo, con la supervisione artistica di Paolo Levi. La mostra, a ingresso gratuito, resterà aperta fino al 16 giugno.
Tra gli artisti coinvolti, per la sezione pittura, anche il modicano Giuseppe Fratantonio (Gieffe). L’artista
pozzallese sta vivendo un momento d’oro. Dopo aver preso parte al “premio Modigliani” per Spoleto Arte lo scorso ottobre, appena un mese fa, il 5 maggio, ha partecipato alla inaugurazione della Pro Biennale di Venezia riscuotendo, con i suoi dipinti dai colori accesi l’apprezzamento e il plauso di un critico d’arte come Vittorio Sgarbi. A Mantova, il suo quadro “Dopo venne la notte” ha catturato l’attenzione di critici come Philippe Daverio, Licia Oddo, e naturalmente Vittorio Sgarbi che si sono congratulati con l’artista. Il quadro, realizzato con tecniche acriliche, raffigura l’instante esatto in cui il sole tramonta e la notte dilaga sui colli.
Nato a Modica, ma da tempo residente a Pozzallo, architetto, docente d’Arte, Fratantonio è stato protagonista di importanti personali (tra le più recenti quella alla Sala Borsa della Camera di Commercio di Ragusa) e collettive, sia in Italia che all’estero (Barcellona, Bruxelles, Londra).
