
L’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del PD, ha presentato una interrogazione urgente in merito alla Ciclovia della Magna Grecia, un itinerario destinato alle biciclette, da Lagonegro in Basilicata fino a Pozzallo.
“Il problema che ho evidenziato nell’interrogazione – spiega Dipasquale – riguarda un aspetto in particolare e cioè il fatto che le altre due Regioni partner del progetto, Basilicata e Calabria (capofila), sono già alle battute conclusive, mentre in Sicilia l’iter è partito solo da pochissimi giorni con le riunioni preliminari. Se si considera che il protocollo tra le Regioni e i Ministeri competenti è stato siglato nell’agosto del 2017 e che la conclusione dello studio di fattibilità per la tratta Messina-Pozzallo è fissata al 31 dicembre 2020, è facile comprendere che in Sicilia si è in grave ritardo, rischiando non solo di perdere i finanziamenti, ma di farli perdere anche ai nostri partner. Non solo: è possibile anche che in alcune tratte sia estremamente complicato realizzare la ciclovia, eventualità prevista dal protocollo e risolta con il concorso del trasporto pubblico con il treno o bus. Tuttavia, anche in questo caso, arrivare alla scadenza con il progetto pronto appare molto difficile”.
“Per questo motivo – continua Dipasquale – con la mia interrogazione al Presidente della Regione ho chiesto di sapere se è a conoscenza che per risolvere il problema sarebbe possibile convertire la vecchia linea ferrata che collegava Siracusa e Ragusa. Dismessa nel secondo dopoguerra, infatti, essa è tutt’ora quasi ovunque in ottimo stato. La proprietà della sede ferroviaria è per larghi tratti appartenente agli enti pubblici e gran parte dei piani particellari sono stati già eseguiti in occasione dei progetti presentati da Comuni e Province con i bandi regionali del 2010. Peraltro, tutti gli Enti territoriali attraversati dalla vecchia linea hanno sottoscritto già nel 2015 un accordo per la conversione in ciclabile. Poiché il protocollo tra Ministeri e Regioni prevede, fra i punti di forza, la valorizzazione delle aree interne, la possibilità di utilizzare la vecchia ferrovia potrebbe essere un valore aggiunto del progetto. Allo stesso tempo si potrebbe ottenere da parte di Trenitalia il potenziamento della Ferrovia del Barocco che percorre la linea in esercizio tra Ragusa e Siracusa”.
“Nella interrogazione – aggiunge il parlamentare ibleo – è insita la richiesta rivolta all’Assessorato alle Infrastrutture perché possano essere invitati ai prossimi tavoli di concertazione per la Ciclovia della Magna Grecia tutti gli Enti sottoscrittori di quell’accordo siglato nel 2015 (Siracusa, Floridia, Solarino, Sortino, Palazzolo Acreide, Ferla, Cassaro, Buscemi, Giarratana, Monterosso Almo, Chiaramonte Gulfi, Ragusa, Avola, Noto, Rosolini, Ispica, Scicli e Modica) e tra i quali ci sono le città di riferimento dei siti seriali UNESCO più a sud dell’Europa Continentale”.
“Il tempo stringe – conclude Dipasquale – la soluzione è a portata di mano e vantaggiosa per tutti. Mi auguro che il Governo regionale decida di farla propria”.