Insufficienti le soluzioni proposte dall’amministrazione Muraglie sulla raccolta dei rifiuti nella fascia costiera. Rinascita Ispicese stigmatizza l’operato dell’amministrazione comunale di Ispica sui metodi adottati e programmati per la raccolta dei rifiuti nella fascia costiera.
“Si è passati, infatti, da oltre 200 cassonetti posizionati nel territorio extraurbano a sole 4 postazioni mobili – spiega la coordinatrice Lucia Franzò -. Totalmente insufficiente quanto realizzato e sicuramente inefficace. Neanche la promessa che le postazioni mobili da 4 passino a 9 oppure un fantomatico porta a porta sulla litoranea e su viale Kennedy, come dichiarato dal Sindaco Muraglie e dall’assessore Moncada, potranno rappresentare la soluzione. Ipotizzare che ci possa essere la raccolta porta a porta lungo la litoranea trasformerebbe il nostro litorale in un ricettacolo di spazzatura”.
Per Rinascita Ispicese immaginare di trasformare la litoranea o Viale Jennedy quale luogo ove porre fuori dalle abitazioni la spazzatura potrebbe trasformare la nostra costa in un immensa discarica a cielo aperto ricettacolo di animali alla ricerca do cibo.
“L’eliminazione dei cassonetti nel territorio extraurbano sta determinando serie difficoltà a tutti i cittadini residenti nelle contrade ed a quanti usufruiscono delle loro proprietà in modo saltuario.
In questo momento l’amministrazione Muraglie si è sbizzarrita nell’inverosimile: far pagare una tassa, la TARI, per un servizio non reso”. Franzò chiede un consiglio comunale aperto con cui il Sindaco spieghi quali sono le reali sue intenzioni e come pensa di sostituire gli oltre 200 cassonetti già presenti nel territorio extraurbano.
