Il consigliere comunale del movimento Cinque Stelle Ragusa, Sergio Firrincieli, rivolge un invito al sindaco che, nei giorni scorsi, aveva reso noti gli orari delle corse di autobus che dalla zona di via Zama, dove c’è la stazione degli autobus, raggiungono il nuovo ospedale Giovanni Paolo II.
“Dopo avere verificato che quasi tutti i reparti un tempo al Civile sono stati trasferiti nel nuovo nosocomio – sottolinea Firrincieli – sarebbe opportuno far sì che le corse in questione siano nell’immediato riviste e poi potenziate. Una richiesta che parte da una considerazione semplicissima. Da un lato, infatti, gli orari di accesso ai reparti sono fissati per i visitatori dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20, salvo eccezioni in alcuni reparti specifici. Quindi, l’ultimo autobus che va via alle 17,35 non serve a chi esce alle 20 dall’ospedale mentre chi dovrebbe entrare alle 18 dovrebbe prendere quello delle 16,30 e rimanere un’ora e mezza dinanzi alla porta del reparto. Ci si rende conto che è una anomalia che va aggiustata. A questo si aggiunga che al Giovanni Paolo II sono già operativi l’ufficio ticket, la radiologia, gli ambulatori per le visite mediche, il laboratorio analisi che apre addirittura alle 7 del mattino. Quando il primo autobus che arriva al nuovo ospedale parte alle 8,45, significa che l’utente ha a disposizione poco meno di un’ora, ad esempio, per il laboratorio analisi, arrivando a ridosso della chiusura prevista per le 10”.
“Con gli ambulatori poi operativi già dalle 8 – sottolinea ancora Firrincieli – chi sopraggiunge in autobus è giocoforza ultimo in ordine di arrivo rispetto a chi arriva col mezzo proprio. Non dimentichiamo che a servirsi del bus sono le fasce di popolazione più debole. Quindi è necessario adoperarsi per far sì che l’Ast possa rivedere anche gli orari di queste corse. Tra l’altro, tutto ciò si renderà a giorni ancora più necessario per il fatto che stanno per essere trasferiti dal Paternò Arezzo anche i reparti di Cardiologia, Ostetricia e Neonatologia. Sono numerose le sollecitazioni arrivatemi in proposito. Ed ecco perché ritengo che l’amministrazione comunale, valutate tutte le necessità, possa adoperarsi per studiare con l’azienda di trasporti delle soluzioni ulteriori più compatibili rispetto alle necessità sollevate”.