L’attrice Loredana Cannata, originaria di Giarratana e protagonista di diversi film come ‘La donna lupò e tante fiction tv: una su tutte «Un caso di coscienza» con Sebastiano Somma; ha lanciato una petizione per monitorare i due ponti che attraversano la provincia di Ragusa: “Guerrieri” e “Costanzo” che sono tra i più alti d’Europa.
“Dopo il disastro di Genova, lungi da qualsiasi tipo di speculazione, cogliamo il momento di forte attenzione – scrive nel suo appello l’attrice ragusana – per porre in risalto la necessità di informazioni e azioni immediate anche per il bene e la sicurezza dei cittadini dell’area iblea. Siamo più che convinti che tutti i ponti d’Italia abbiano bisogno di una adeguata e meticolosa revisione e manutenzione, ma nella provincia di Ragusa ci sono due dei ponti più alti d’Europa: il Ponte Guerrieri e il Ponte Costanzo. Il primo ha compiuto già 50 anni ed il secondo quasi 35 e porta la firma di Riccardo Morandi, lo stesso ingegnere che ha progettato il ponte di Genova».
I proponenti ed i primi firmatari di questa petizione auspicano «un immediato vertice in Prefettura tra i Sindaci e gli Assessori alla viabilità di tutti e 12 i Comuni Iblei, oltre ai rappresentanti del Libero Consorzio della Provincia di Ragusa, i rappresentanti dell’Anas e di Strade ed Autostrade per l’Italia e le organizzazioni di Protezione Civile e Vigili del Fuoco».
10 commenti su “Dall’attrice Loredana Cannata una petizione per la sicurezza dei ponti iblei”
Spero che l’accorato appello di un’attrice molto nota come la nostra Loredana Cannata sia preso in considerazione, così magari qualche politico di grossa taglia potrà almeno rifletterci sù ripensando ai fatti tragici di Genova.
Ma ditemi un pò! Ci vuole proprio la voce grossa di un’artista per salvare i ponti?
Capisco, ben venga. Ma qualcuno che sta al sopra di noi, ci ascolta? O fa l’orecchio da mercante? E i nostri appelli finiscono ad infrangersi in un muro di gomma?
Forse quì Paolo Borrometi ne sa qualcosa.
Apprezzo l’appello di qualche giorno fa, dell’avv.to Galazzo, altrettanto la risposta dell’avv.to Scarso: ci vogliono proprio i morti per farci riflettere?
In barba alle più elementari normi antisismiche, si attraversa un ponte alto anche 130 metri. Solo una società di mentecatti può offrire questa possibile soluzione all’omicidio più prossimo
??? Già perché in California ed in Giappone non ci sono ponti.
Vi prego di accettare le mie scuse per il nome errato del giornalista Borrometi, si intenda Paolo al posto di Fabio.
A Paolo vanno sopratutto i miei complimenti per il delicatissimo lavoro che svolge.
In California e in Giappone si è costruito con materiali adeguati: non con sabbia di mare, cacca di pecora nana e bacchette di cioccolato!
Chi ha le prove che il Guerrieri ed il Costanzo sono stati costruiti con sabbia e sterco le porti alla procura. Non scherziamo e non procuriano allarme, queste sono cose troppo serie per lasciarle alle chiacchiere da bar. Piuttosto aspettiamo le verifiche dei tecnici.
C’è gente che parla a casaccio senza neppure connettere il cervello. Qualcuno pensa che dalle nostre parti non si costruiscano i ponti con materiale adeguato, io credo che siano tanti cervelli a non essere costruiti con materiale adeguato. Un cervello non vale l’altro, uno non sempre è uno “Materiali non antisismici”.
Le prove sono già nell’età della costruzione. Qualunque cosa costruita prima del 1967 non risponde a criteri antisismici.
Il ponte non solo non è antisismico, ma la vita del calcestruzzo è predeterminata. Non si lasci suggestionare da infondate considerazioni su presunti inutili allarmismi: siamo in allarme!
Ma cosa sta dicendo? In allarme, ma tantissimi ponti in Italia ed in tutto il mondo sono strati costruiti prima del 1967. Lasci stare cose che lei nemmeno conosce, ci sono tecnici che ne sanno più di noi, stia tranquillo.
Il clima di terrorismo e qualunquismo che è stato portato da questo governo è senza limiti. Ma guardi la realtà e stia tranquillo, i ponti hanno bisogno di manutenzione come ogni altra opera e resistono come hanno fatto sempre e come sempre sarà. A volte non conviene più fare manutenzione e considerato lo stato avanzato di degrato del calcestruzzo conviene demolire e ricostruire, ma questo lo decidono i tecnici e manutentori. Ovviamente uno stato che ha più risorse si può permettere più facilmente di fare l’operazione di sostituzione, mentre uno stato come l’Italia ha più difficoltà, ma questo è ovvio. Guardi con serenità tanti ponti che hanno più di mille anni o i ponti romani come ancora funzionano, a volte possono deteriorarsi, o addirittura crollare e quindi si rifanno. Un esempio di ponte in muratura è quello che c’è a Baravitalla (nei pressi di Cava d’Ispica – vicino alla tomba a finti pilastri) che una decina di anni fà è crollato e non è stato più demolito e ricostrito. Disattivi il suo allarme e magari si informi perchè quel ponte non è stato ricostruito, magari chieda al Sindaco di Modica che è in carica da circa sei anni, si faccia spiegare e comprenderà meglio, non spariamo a casaccio e cerchiamo di comprendere le cose.
Puppetta, Non sono filogovernativo, lei è ottuso. Se c’è ancora spazio nel suo cervello, chiunque nell’ordine degli ingegneri e tecnici possa asserire che il ponte non sia a norma antisismica. Quindi il problema non è se non tenga, ma se regga agli urti dei terremoti. Capito o ha bisogno che parli come imboccare con un cucchiaino la pappina a un bambino?