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Controlliamo i ponti iblei. Petizione in corso. Riceviamo e pubblichiamo

A  S.E. il Prefetto, al Sig. Presidente della Regione Sicilia, al Sig. Assessore ai Lavori Pubblici, all’ANCI Sicilia, ai Sigg. Sindaci della Provincia di Ragusa, al Commissario dei Liberi Consorzi di Ragusa, agli Organi di Stampa, ai Media e per opportuna conoscenza al Genio Civile.
Ci rivolgiamo alle autorità in indirizzo, non già per le loro competenze e per la loro ragione di operare “ratione officii”, ma soprattutto perchè comprendiamo che chi non di rado ha allertato le popolazioni del proprio territorio ha la sensibilità giusta per rendersi conto che il nostro non è immune da nulla (alluvioni, frane, cadute rovinose delle colline, sprofondamenti strade, etc etc). Ovviamente dopo gli ultimi avvenimenti di Genova, con i suoi morti e i suoi disastri, il livello di attenzione delle autorità destinatarie non può non essere più alto di quello degli istanti. E’ per questo che confidiamo nelle loro iniziative rivolte alle autorità superiori, nelle cui competenze rientrano anche quelle di ordinare accertamenti tecnici dello stato di salute, manutenzione ordinaria e straordinaria ove necessari. “Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese.”(John F. Kennedy).
Noi possiamo solo sollecitarvi alla prevenzione, anche se non risultasse necessaria.
Incidentalmente vi ricordiamo che i nostri ponti sono parecchio datati e costruiti con materiali obsoleti.
Noi possiamo solo stimolare non sostituire.
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1 commento su “Controlliamo i ponti iblei. Petizione in corso. Riceviamo e pubblichiamo”

  1. I pilastri del ponte guerrieri MAI manutenzionati; 50 anni e più di durata gravata da passaggi di tir con pesi incontrollati; materiali di costruzione non antisismico.
    Se questo non bastasse, basterà aspettare il crollo, senza preavviso, perché il cemento non potrà mai avvertire per le sue non naturali caratteristiche

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