Nel Centro di recapito di Modica, comprendente i Comuni di Scicli, Ispica e Pozzallo, dal 10 Settembre prossimo partirà il progetto Aziendale del recapito a giorni alterni, autorizzato con delibera AGCOM con il placet del Ministero dell’Economia.
I sindacati, a tutti i livelli, hanno scelto di sedersi al tavolo delle trattative per non subire passivamente il provvedimento ma cercare di governarlo, considerato che era già una rivoluzione, il precedente, tanto per i lavoratori che per la clientela.
“Avremmo voluto affrontare meglio la fase di avvio presentatoci dall’Azienda a Palermo lo scorso primo Agosto – dice il Segretario Territoriale della Cisl SLP, Giorgio Giummara – a mezzo di slide ma non si è raggiunto nessun accordo”.
A Modica saranno operative 13 macro zone a fronte delle 26 zone esistenti, a Scicli 6 macro zone a fronte delle 12 esistenti e a Ispica/Pozzallo 6 macro zone a fronte delle 12 esistenti, cosiddette di “base” per la consegna di posta ordinaria lenta, operative effettivamente a giorni alterni (un giorno ne lavoreranno alcune, un giorno le altre) e 12 zone definite “business” (9 a Modica e 3 a Pozzallo/Ispica, Scicli esclusa), che rappresenteranno la novità della nuova fase.
Queste recapiteranno, prevalentemente nel pomeriggio, (solo su 5 è previsto il recapito mattutino, mentre 2 lavoreranno anche il sabato mattina) giornali, raccomandate e prodotti a firma, i pacchi Amazon, gli atti giudiziari e così via. Resterà inalterata l’attività dell’unica zona mercato che curerà i collegamenti con i rispettivi Uffici Postali dei Comuni di Ispica e Pozzallo.
“L’avvio di questa delicata fase – aggiunge Giummarra – avrebbe dovuto essere anticipata da un serio confronto tecnico di merito, coinvolgendo parti e lavoratori interessati, affrontando tutte le possibili difficoltà operative, a partire dalla conformazione delle zone tenuto conto delle caratteristiche della corrispondenza che viene recapitata.
Infatti in questi Comuni la corrispondenza viene recapitata prevalentemente per conoscenza diretta del portalettere, in particolare nelle periferie, visto che quasi la totalità di essa è priva di indicazioni certe quali vie e numeri civici.
Ad oggi l’Azienda non ha fornito ai portalettere la nuova conformazione delle zone, create con l’ausilio di Google Maps, con il rischio evidente, come si suppone, di uno stravolgimento radicale che non potrà consentire la celere trasmissione delle conoscenze individuali ad altri con il conseguente risultato di una esponenziale quantità di giacenze e la restituzione di corrispondenza al mittente con dicitura “sconosciuto e/o indirizzo insufficiente”.
Tanto per quanto già citato circa le consegne più fisica all’interessato che non al domicilio individuato o indicato.
Tutte le scelte Aziendali ad effetto e senza un minimo di accordo con chi vive giornalmente queste esperienze, finiscono col penalizzare una clientela già abbastanza provata specialmente in questi mesi estivi, dove interi quartieri non hanno ricevuto la corrispondenza o l’hanno ricevuto dopo gli articoli sulla stampa dettati direttamente dai cittadini che si sono visti chiamare sul cellulare avvisati a recarsi presso l’ufficio per ritirare quei pacchi profumatamente pagati ricomprendenti il diritto del servizio di consegna a domicilio.
Resteremo vigili su questo nuovo progetto al fine di tutelare la salute dei lavoratori sperando anche nella tenuta del servizio, che ha fatto nel tempo la storia di questa Azienda e che oggi con una semplice manovra al P.C. rischia clamorosamente di naufragare”.
1 commento su “Nel comprensorio di Modica tempi duri per il recapito della posta”
Politiche aziendali per cacciare i clienti a favore di aziende private di cui i vertici sono forse azionisti o prendono tangenti?amto