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Modica, sindaco Abbate: Il Porto di Pozzallo può ospitare le navi da crociera

Uno degli argomenti che interessano più da vicino l’intero territorio ibleo è indubbiamente lo sviluppo del Porto di Pozzallo. E lo sviluppo passa (anche) dalla possibilità di attracco per le navi da crociera, come già avviene in porti vicini, vedi il caso di Siracusa. Questa mattina il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha avuto un incontro privato con il Comandante della Capitaneria di Porto, Andrea Zanghì, durante il quale è stato toccato anche l’argomento crociere. “La crescita turistica dell’intero territorio non può non passare per il porto di Pozzallo, come già avviene per esempio per quello di Siracusa. Il Comandante si è mostrato estremamente interessato all’argomento e possibilista sull’attracco delle navi da crociera di medie dimensioni. Infatti mi ha garantito che tali imbarcazioni possono utilizzare senza problemi il già esistente porto commerciale. L’unico ostacolo, per il momento, è rappresentato dalla mancanza di una stazione passeggeri. Ma è un ostacolo che sta per essere superato visto che nelle prossime settimane verranno ultimati i lavori per la realizzazione di tale stazione. In quel momento non mancherà più niente alla “nostra” struttura per ospitare le navi. Al più presto apriremo una interlocuzione con gli armatori delle navi da crociera presentandogli il nostro progetto. Un progetto concreto che deve partire dalla consapevolezza che il Porto di Pozzallo non può rappresentare una stazione di partenza e di arrivo (viste le dimensioni) ma può e deve essere una stazione di transito per le escursioni verso il nostro territorio. Modica, Pozzallo, Ragusa, Scicli, Ispica, sono tutte Città che beneficerebbero dallo sbarco dei turisti da crociera. Per questo dobbiamo sentire il Porto come nostro, dell’intero territorio. Lo stesso discorso che abbiamo più volte fatto per l’aeroporto di Comiso. Tali strutture per la loro importanza e per le loro potenzialità ancora inespresse devono essere strutture territoriali e non legate ad una singola Città, come è stato fino ad ora. Le loro problematiche devono interessare tutti noi e non solamente i singoli amministratori delle Città che le ospitano perché parliamo delle due principali porte di accesso al territorio ibleo”.

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