Preso atto che, a distanza di diversi mesi dall’avvio della raccolta differenziata a Modica , la situazione non è ancora sotto controllo e i problemi connessi a tale raccolta continuano a permanere, con varie responsabilità che, a quanto pare, nessuno si vuole assumere, si fa presente quanto segue:
1) Cumuli di rifiuti indifferenziati rimangono in strada anche per parecchi giorni, provocando notevoli disagi, anche dal punto di vista igienico, alla cittadinanza.
2) I cassonetti della differenziata sono spesso stracolmi, a dimostrazione che sono insufficienti, non consentendo il corretto conferimento anche ai cittadini volenterosi e dando un’immagine poco edificante e decorosa all’esterno, inoltre, tali cassonetti necessitano di lavaggi più frequenti.
3) Non c’è stata e non c’è ancora un’adeguata informazione e sensibilizzazione dei cittadini a differenziare i rifiuti prodotti e ad incentivarli a farlo, magari in cambio di un vero riscontro in bolletta, inoltre, il sistema adottato non consente la facile individuazione degli utenti che non osservano le corrette regole di conferimento, rendendo, pertanto, difficile anche l’attività di controllo e repressione.
4) Nelle zone non ancora servite (Modica Sorda) i cassonetti verdi dell’indifferenziata, oltre ad essere impresentabili, sono anche insufficienti, favorendo il formarsi di discariche abusive ovunque.
5) Il servizio affidato alla società di gestione IGM ci sta costando molto di più rispetto a quello che era affidato alla ditta Puccia e con risultati, dal punto di vista della pulizia e del decoro della città, qualitativamente molto più bassi, per non parlare delle maestrane che ad oggi avanzano diverse mensilità non pagate nei confronti della suddetta società.
6) La percentuale di raccolta differenziata a Modica, ad aprile 2018, era di appena il 13,3 per cento, mentre, dal primo agosto, tutti i comuni siciliani che non arriveranno ad una percentuale di differenziazione del 30 per cento, dovranno esportare all’estero la differenza tra la reale percentuale e quella del 30 per cento e tutto ciò con un aggravio di costi sulla bolletta del cittadino.
Tutto ciò premesso, dichiara il Consigliere Comunale del M5S Marcello Medica, si fa presente che una tale situazione non soddisfa nessuna delle parti in causa (Comune, Società di gestione e cittadini) e che, pertanto, occorre porre rimedio e ricorrere a soluzioni alternative e migliorative. A tal riguardo, il M5S propone di cominciare ad estendere in città il cosiddetto ‘modello Treviso’, modello di trattamento dei rifiuti già previsto a pag. 11 del contratto di governo nazionale tra M5S e Lega, dove, tra gli altri punti, viene anche scritto: “A tal proposito il sistema di economia circolare di riferimento è quello oggi adottato dal servizio pubblico della provincia di Treviso, studiato in tutto il mondo.” Un modello impostato su quattro pilastri: Formazione dei cittadini, investimenti sugli impianti, differenziata spinta e niente discariche. Il consigliere comunale del M5S, Marcello Medica, pertanto, invita l’assessore all’ecologia, Pietro Lorefice, e la società di gestione IGM, a prendere spunto dal ‘modello Treviso’, semplicemente, copiando, per quanto possibile, così da fare innalzare la percentuale di raccolta differenziata che in questo momento ci vede uno dei comuni più arretrati e penalizzati.

3 commenti su “Raccolta dei rifiuti a Modica, così non va! Il M5S propone di copiare il ‘modello Treviso’”
Perchè dilapidare fondi ed energia esportando all’estero l’indifferenziate ?
Perchè invece non si procede alla realizzazione di un termovalorizzatore di ultima generazione presso il sito dell’ex INSICEM ?
L’ho scritto e lo riscrivo , i termovalorizzatori sono gli strumenti per risolvere il problema rifiuti .
Scusa Consigliere l’attuale affidamento alla IGM è in scadenza? è scaduto?si può fare una rescissione unilaterale?al di là della bontà del “Modello Treviso” vuole spiegare ai cittadini quale dovrebbe essere l’iter per passare ad un’altro affidamento e quali le conseguenze e i costi?Le consiglio invece di verificare punto per punto gli obblighi contrattuali da parte della ditta affidataria per cercare di capire ed informare se ci sono inadempienze contrattuali gravi dopo di che ,accertate le gravità delle inadempienze e documentate, Lei con carte alla mano può presentare in Consiglio Comunale una richiesta di Rescissione.E’ un suo diritto-dovere ma Le assicuro,perchè anni fa l’ho fatto da Consigliere Comunale,che proposte siffatte se non dettagliatamente motivate e documentate si sciolgono nel nulla e rischiano di affogare nella demagogia che certamente non appartiene a Lei.Mi scuso per l’intervento che vuole essere solo un consiglio per il bene della città.
Scusa Consigliere l’attuale affidamento alla IGM è in scadenza? è scaduto?si può fare una rescissione unilaterale?al di là della bontà del “Modello Treviso” vuole spiegare ai cittadini quale dovrebbe essere l’iter per passare ad un’altro affidamento e quali le conseguenze e i costi?Le consiglio invece di verificare punto per punto gli obblighi contrattuali da parte della ditta affidataria per cercare di capire ed informare se ci sono inadempienze contrattuali gravi dopo di che ,accertate le gravità delle inadempienze e documentate, Lei con carte alla mano può presentare in Consiglio Comunale una richiesta di Rescissione.E’ un suo diritto-dovere ma Le assicuro,perchè anni fa l’ho fatto da Consigliere Comunale,che proposte siffatte se non dettagliatamente motivate e documentate si sciolgono nel nulla e rischiano di affogare nella demagogia che certamente non appartiene a Lei.Mi scuso per l’intervento che vuole essere solo un consiglio per il bene della città.A chiarimento ho scritto questo perchè si parla di “soluzioni alternative e migliorative” magari giuste ma che cambierebbero le condizioni iniziali dell’affidamento cosa inattuabile dal punto di vista della regolarità della procedura di affidamento,