Continua, purtroppo, a sfuggire di mano la situazione legata al triste fenomeno delle fumarole lungo la fascia trasformata. Tra l’altro, i fumi respirati da chi risiede nelle zone di villeggiatura, è il caso di Scoglitti ma circostanze analoghe si verificano pure in altre aree della provincia di Ragusa, risultano essere cancerogeni e più in generale, a causa dei policiclici aromatici, determinano situazioni che compromettono la salute di chi, incautamente, si trova a respirarli. A ciò si aggiunga il fatto che chi brucia plastica nel periodo non consentito va incontro a un reato punito penalmente, addirittura fino a sei anni. Sembra però che alcuni agricoltori che devono pulire i terreni per la nuova annata di tutto ciò se ne infischino. E’ il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Vittoria, Biagio Pelligra, a lanciare l’allarme. “Forse – aggiunge, facendo riferimento a chi si rende autore di tali azioni dannose per se stessi e per gli altri – neanche sanno a cosa vanno incontro. Continuano a bruciare plastica dismessa dalle serre e residui delle coltivazioni erbacee provocando fumarole inquinanti e pericolo per la salute della gente. Chi ci incappa viene denunciato. Le fumarole rappresentano, purtroppo, un fenomeno con cui, da anni, ci troviamo costretti a fare i conti. Ed è una condizione insostenibile, a maggior ragione nell’ultimo periodo. E’ fin troppo evidente che l’area di alcune zone della fascia costiera, per non parlare di quella delle campagne, risulta ammorbata dai fumi degli incendi di questi scarti. Così non può essere. Ed è opportuno che i controlli possano essere mirati anche se sappiamo che riuscire a debellare tale piaga non è affatto semplice. Ecco perché chiediamo al commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Salvatore Piazza, di intensificare i controlli con la polizia provinciale. In particolare in questo periodo e nella nostra zona dove maggiore è la concentrazione di impianti serricoli”. Il consigliere Pelligra mette in rilievo, poi, la generale disinformazione dei produttori circa l’importante fase di smaltimento dei rifiuti da attività agricole ed agro-industriali che a norma di legge sono classificati come rifiuti speciali. La legge consente alcune possibilità per potere pulire i terreni e “smaltire i rifiuti” senza incorrere in sanzioni: depositarli nei contenitori, se in piccole quantità; conferirli nelle discariche pubbliche; triturarli e spargerli sul terreno rendendoli così un composto organico concimante. “Purtroppo, nella maggioranza dei casi – prosegue ancora Pelligra – non accade niente di tutto ciò: è più sbrigativo ammassare i rifiuti e fare un falò. Molte volte, dal loro punto di vista, va bene, ma in qualche occasione chi si rende autore di questi processi al limite viene colto in flagranza. E si becca la denuncia. Non è solo un problema di contravvenire alle norme. Si crea un grave danno alla salute che, tra l’altro, coinvolge anche il potenziale “fuochista”. Ma che senso ha tutto ciò? Chiediamo, dunque, che possa esserci un attento monitoraggio sul fenomeno per tutto il periodo estivo e auspichiamo che la situazione possa, per così dire, ritornare sotto controllo in tempi rapidi”.
