Da diverse settimane, gli sciclitani stanno inondando i social con numerosi video e foto che testimoniano le costanti e gravi perdite idriche. Una situazione che sembra peggiorare di anno in anno, coinvolgendo non solo Scicli e Jungi, ma anche le borgate e contrade. “Ormai appare evidente – denunciano i coordinamenti Giovani e cittadino di Forza Italia – che il sistema delle tubature sia al collasso o non sottoposto alla regolare manutenzione, altrimenti non si spiegherebbero tutte queste perdite. Eppure, a Giugno sono giunte bollette idriche salate ai nostri concittadini; bollette che hanno richiamato l’attenzione anche di Federconsumatori. Come riscontrato dalla stessa, sono evidenti delle irregolarità circa le modalità ed i tempi di fatturazione.
Non possiamo incolpare, naturalmente, solo questa Amministrazione, poichè è da anni che le tubature sono fatiscenti. Ciò che a noi preme far evidenziare, non solo ai cittadini, ma, soprattutto, alla Giunta, è che non è normale che i cittadini debbano ricevere bollette idriche con tali cifre, a fronte di un servizio idrico assolutamente non all’altezza. Questo è, francamente, poco sensato. Noi siamo per il pieno rispetto della legge, ma, coloro che, al Comune, inviano certe bollette, comprendono la reazione, giustamente, contrariata di coloro che le ricevono? Allo stesso tempo, comprendono la tragicomica situazione di ricevere certe bollette e ritrovarsi con perdite idriche in molti punti del territorio comunale? Ci riserviamo di mantenere questo dubbio. Inoltre, riscontriamo preoccupazioni, presso la cittadinanza, circa l’effettiva operatività dei depuratori, che incide sul costo totale delle bollette recapitate ai cittadini.
In definitiva, reputando imprescindibile uno scatto di responsabilità da parte degli Assessori competenti, consideriamo non più rinviabile un programma di ristrutturazione o un’urgente e costante manutenzione delle tubature nel territorio comunale sciclitano. Noi, poiché presenti sul territorio, continueremo a sostenere le istanze degli sciclitani. I cittadini vogliono pagare, ma il giusto”.
