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La “Diciotti” della Guardia costiera, dopo sette giorni di navigazione, è arrivata al porto di Pozzallo

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Veniamo al dunque. Con riferimento all’immane problema migratorio, diciamo subito, senza infingimenti, di avere avvertito nelle ultime ore la strana sensazione che il governo italiano abbia fatto un doppio salto all’indietro.
Nel senso che, dopo avere limitato la chiusura dei porti alle navi delle cosiddette organizzazioni non governative, avere incassato il NO di Malta, che non vuole sentir parlare di migranti da sbarcare nel porto sicuro più vicino (progetto “Frontex Themis”), preso atto dell’archiviazione del progetto “Frontex Triton”(soccorso a mare delle navi della nostra Marina militare con l’ausilio di unità militari di altre nazioni europee), il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha praticamente rispolverato il progetto “Mare Nostrum”, a suo tempo elaborato dal premier Enrico Letta il 18 ottobre del 2013, esattamente quindici giorni dopo il terribile naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013 (368 morti, 20 dispersi, 155 superstiti di cui 41 minori).
Soccorrere i migranti in mare con le navi militari italiane per poi traghettarli nei porti italiani, siciliani soprattutto,significa esattamente riproporre il progetto “MareNostrum”.
Gli incontri di questi gironi con Macron e la Merkel? Semplici, formali. Improduttivi pour parler. Ognuno, ovviamente e fatalmente (alla faccia dell’Europa unita)fa il suo gioco, mentre il problema dei migranti rimane come patata scottante nelle mani dei nostri governanti.Come prima, più di prima. Il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno? Boh. Stiamo a vedere.
La “Diciotti” della Guardia costiera, dopo sette giorni di navigazione, è arrivata al porto di Pozzallo alle 22,30, con attracco alla banchina di riva. Lo sbarco, iniziato all’una e quindici dopo la mezzanotte, si è concluso alle 3,40.
Cinquecentonove i migranti sbarcati (sei bambini, tre donne ed un giovane di 21 anni erano arrivati nel pomeriggio per cure mediche urgenti), oltre al cadavere di un uomo morto per annegamento. La salma dello sventurato è stata portata in obitorio in attesa di esame medico legale.
Fra i nuovi arrivati 400 uomini, 71 donne e 38 minori. Trenta le donne incinte. Del gruppo fanno parte anche i 42 superstiti salvati dall’equipaggio della nave militare Usa, Trenton.
Canti e balli, così come a Valencia, hanno accompagnato l’ingresso al porto di Pozzallo della “Diciotti”.
Sul molo all’arrivo della nave il prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, e il sindaco, Roberto Ammatuna.

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