Concluse le indagini sull’inchiesta denominata “Exit Poll”, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania con la quale si ipotizza lo scambio di voti politico-mafioso per le elezioni Amministrative del giugno 2016 che coinvolse prima del ballottaggio diversi candidati a sindaco di Vittoria e che portò il 21 settembre 2017 all’arresto, poi annullato dal Tribunale del Riesame, dell’ex sindaco, Giuseppe Nicosia(nella foto), e di suo fratello Fabio, all’epoca dei fatti consigliere comunale del Pd.
Dalla chiusura delle indagini, notificata in questi giorni agli interessati, non è stata confermata l’ipotesi di reato del 416-ter per Giuseppe Nicosia e Raffaele Giunta, mentre, la posizione di Venerando Lauretta è stata stralciata.
Resta l’ipotesi di reato per scambio elettorale politico-mafioso per Fabio Nicosia, Giombattista Puccio e Raffaele Di Pietro.
Per gli altri soggetti coinvolti nell’inchiesta a ridosso delle elezioni amministrative 2016 ovvero l’ex sindaco Giuseppe Nicosia, l’attuale sindaco Giovanni Moscato, Raffaele Giunta, nonché l’addetto alla segreteria del sindaco Vincenzo Gallo, l’ex segretario del Pd Giuseppe Cannizzo e la funzionaria del Comune di Vittoria, Nadia Fiorellini, sarebbero stati contestati episodi di corruzione elettorale.













