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La crisi politica italiana…di Carmelo Scarso

Lo strappo istituzionale del Presidente della Repubblica per motivi politici lascia molto perplessi. Il Presidente è un personaggio politico di lungo corso e non gli si possono attribuire errori così elementari e grossolani. Non entrerò nel merito della decisione di natura peseudo-costituzionale perché non ci intenderemmo di sicuro con il Presidente. Ma sono in ottima compagnia accademica.
Ad appena qualche quarto d’ora circa dalla Sua dichiarazione il Presidente ha convocato il Dott.Cottarelli per affidargli l’incarico di formare un governo. Questa tempistica ha acceso una lampadina di allarme per un collegamento apparentemente causale. A volte l’apparenza coincide con la realtà.
Cottarelli è un funzionario del potentissimo FMI (Fondo Monetario Internazionale), che ha come Direttore Operativo Christine Lagarde. Tale Fondo promuove la cooperazione monetaria internazionale, ma è nella sostanza l’espressione della più bieca politica liberista e capitalista. Spread ed altre diavolerie finanziarie sono di casa nel FMI.
Ma il collegamento che mi ha allertato è un altro, ancorché parallelo.
Dal 7 al 10 Giugno 2018 a Venezia ci sarà la riunione annuale della riservatissima (è un eufemismo che sta per segretezza) Associazione Bilderberger.
I lettori si chiederanno cosa sia.
Il Club o Gruppo Bilderberg rappresenta una delle più potenti e segrete organizzazioni del mondo. Nato nel 1952 (pare ad opera di un ex colonnello delle SS), dal 1954, una volta all’anno, questo gruppo ristretto di persone si ritrova per decidere segretamente il futuro politico ed economico dell’umanità.
L’associazione è costituita da potentissimi banchieri e finanzieri internazionali (un centinaio), che si circondano anche di compiacenti regnanti e politici e influenti giornalisti. Questa associazione fin dai primordi si è arrogato il compito di dettare e condizionare lo sviluppo economico-finanziario del mondo. Insomma, decide le sorti dei popoli.
Ci sarebbe molto altro da dire e scrivere, ma dirò esplicativamente che da tale gruppo è nata l’idea della moneta unica europea, alias l’Euro, oggi al centro delle laceranti dispute politiche europee. Ed ancora: un banchiere svizzero ha parlato dei metodi messi in atto dall’associazione per costringere i riottosi ad allinearsi alle decisioni associative, dei quali definirli criminali (letteralmente) è un altro grazioso eufemismo.
In questo gruppo associativo la Lagarde è di casa.
Concludo.
Il Presidente della Repubblica non ha accettato politicamente la proposta di nominare un Ministro critico con l’uso attuale dell’Euro; la Lagarde, per il FMI, spalleggiata dall’Asse franco-tedesco Macron-Merkel, vuole conservare l’attuale assetto politico ed economico-finanziario italiano; Cottarelli, funzionario del FMI e dipendente (si fa per dire) della Lagarde, è il Primo Ministro designato.
Che questa conclusione, diretta conseguenza dello scontro politico ed istituzionale, sia stata voluta dall’Associazione Bilderberger? E quale saranno le prossime determinazioni associative a Venezia?
Riflettiamo.

Avv. Carmelo Scarso

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22 commenti su “La crisi politica italiana…di Carmelo Scarso”

  1. Grazie Avvocato, questa si che è informazione ,anche se non sarà ben recepita da tutti .
    Il tutto ha un collegamento che ha come finalità il dominio eil controllo del Pianeta
    da parte di un gruppo ristretto di persone ricchissime (straricchissime e potenti) le quali comandano la politica, l’economia e le sorti di ogni singola Nazione. In sintesi la Massoneria nella sua forma piu’ alta e senza scrupoli. Arrivare a far deviare un Presidente della Repubblica non è cosa da poco.
    …e le stelle stanno a guardare !!

  2. Alla Luce della presente lettera , un Grazie a Carmelo Scarso , i pezzi del puzzle ci presentano un quadro chiaro della situazione economica dell’Italia .
    Pertanto è ora di dare energia al cambiamento , in tutto e per tutto .
    Anche , e sopratutto localmente . .

  3. Buongiorno Avvocato,
    potremmo chiederlo direttamente al professor Savona visto che in altre occasioni ha frequentato il gruppo Bilderberg (e mi permetto di correggerla: non si scrive Bilderberger…).
    Il professor Savona stesso l’ha anche raccontato senza farne mistero (anche perchè non è un reato, no?). Le riporto un virgolettato del prof. Savona: “Con Gianni Agnelli ho comunque bei ricordi, tra essi il viaggio per recarci all’incontro del Gruppo Bilderberg, al quale mi aveva invitato. Viaggiammo sul Concorde, l’aereo supersonico vanto dell’industria francese. […] Agnelli era in jeans e giacca blu, orologio sul polsino, con un’inesauribile sete di sapere. Più che un viaggio fu un vero interrogatorio”.

    Cordiali saluti

  4. La solita teoria del complotto (o “comblotto”, se preferite), non molto dissimile, a mio parere, dalla teoria delle scie chimiche, dalla teoria di chi crede che i vaccini obbligatori siano opera delle case farmaceutiche, dalla teoria di chi crede che l’uomo non sia mai stato sulla luna e che gli americani si siano inventati lo sbarco lunare, e dalla teoria di chi crede che le sirene, metà donne e metà pesce, vivano nei nostri mari.
    Fin quando non torneremo tutti ad usare la logica e le argomentazioni razionali, vi è il rischio che il complottismo dilaghi e che si perda il lume della ragione.

  5. Risponde a verità che il Prof. Savona in una circostanza ha partecipato, invitato, ad una riunione annuale dell’Associazione Bilderberg (esatta la correzione). Ma ciò non toglie che non ne faccia parte ed abbia preso una posizione critica nei confronti dell’Euro, partorito dall’Associazione.
    Quest’Euro, che ha convogliato le diverse monete europee (Lira, Marco, Franco ecc.), mi ricorda un aneddoto dell’imperatore Caligola, il quale si rammaricava che il popolo romano non fosse dotato di una sola testa, perché così avrebbe potuto con un sol colpo….
    L’Associazione, con un sol colpo, dominando così come domina l’Euro, domina tutta l’economia e la finanza europea.
    Saluti
    Carmelo Scarso

  6. Correggo: Bilderberg.
    E’ vero che il Prof. Savona, in una riunione annuale è stato invitato, ma ciò non vuol dire che sia un associato. Anzi, la distanza che ha preso dall’uso sconsiderato dell’Euro, mi pare assai significativa.
    Quest’Euro, partorito dall’Associazione, mi ricorda un aneddoto dell’imperatore Caligola, il quale si doleva del fatto che il popolo romano non fosse dotato di una sola testa, così che con un sol colpo……
    Ora, l’Euro è moneta unica (leggasi sola testa), che ha assorbito le altre monete europee – Lira, Marco, Franco ecc. -, (leggasi popolo monetario). Il parallelo ci porta alla conclusione che l’Associazione Bilderberg ha raggiunto lo scopo criminale che non riuscì neppure a Caligola (..con un sol colpo).
    Saluti
    Avv. Carmelo Scarso

  7. Io NON sto con Mattarella perchè ha detto no a Savona per un aspetto
    esclusivamente di carattere politico mentre ha il dovere di essere
    imparziale. Il presidente DEVE nominare i ministri su proposta del
    Presidente di Consiglio nominato come, nella scuola (sono un docente),il
    Dirigente Scolastico nomina ad un incarico scolastico il docente indicato
    dal Collegio Docenti. Può dire di no solo in caso di incompatibilità di
    legge.Pertanto ha commesso un sopruso, solo per far vedere che “qui
    comando io”,non nominando un persona degna ed esperta nel campo
    dell’economia. Non trova nessuna giustificazione giuridica quanto deciso
    dal Capo dello Stato per il solo fatto che il prof. Savona ha idee
    economiche differenti da quelle di Mattarella.Non stà a lui decidere
    quale deve essere la politica economica del Parlamento eletto dai
    cittadini. Non sono un esperto di economia e non so se è meglio uscire
    dall’Euro però so che altri popoli, vedi la Danimarca,dopo esserci
    entrati ne sono usciti con un referendum e mi sembra che l’economia dei
    Danesi non ne abbia risentito. Giorgio Caruso

  8. Questa è la risposta che ho inviato ad una email ricevuta che mi chiedeva di firmare un messaggio di solidarietà dal titolo “Io sto con Mattarella”:
    Io NON sto con Mattarella perchè ha detto no a Savona per un aspetto
    esclusivamente di carattere politico mentre ha il dovere di essere
    imparziale. Il presidente DEVE nominare i ministri su proposta del
    Presidente di Consiglio nominato come, nella scuola (sono un docente),il
    Dirigente Scolastico nomina ad un incarico scolastico il docente indicato
    dal Collegio Docenti. Può dire di no solo in caso di incompatibilità di
    legge.Pertanto ha commesso un sopruso, solo per far vedere che “qui
    comando io”,non nominando un persona degna ed esperta nel campo
    dell’economia. Non trova nessuna giustificazione giuridica quanto deciso
    dal Capo dello Stato per il solo fatto che il prof. Savona ha idee
    economiche differenti da quelle di Mattarella.Non stà a lui decidere
    quale deve essere la politica economica del Parlamento eletto dai
    cittadini. Non sono un esperto di economia e non so se è meglio uscire
    dall’Euro però so che altri popoli, vedi la Danimarca,dopo esserci
    entrati ne sono usciti con un referendum e mi sembra che l’economia dei
    Danesi non ne abbia risentito. Giorgio Caruso

  9. la Danimarca non ha mai aderito all’euro ma vi è legata con un cambio fisso,altre nazioni come il Montenegro lo hanno adottato motu proprio ed i paesi baltici lo hanno voluto disperatamente perché vedevano in esso una garanzia di fronte allo scomodo vicino russo,l’errore con l’euro è vederlo solo dal suo lato economico ,ha un significato politico e strategico non indifferente,in un mondo globalizzato dove paesi giganteschi si contendono il predominio cosa credete che possa contare un italietta tutta sola con la sua lira?

  10. Consentitemi di dissentire, Mattarella aveva il diritto e l’obbligo di porre il veto su Savona.
    È già successo che un Presidente della Repubblica dicesse no alla nomina di un Ministro.
    1979 Pertini disse no a Cossiga per Darida alla difesa
    1994 Scalfaro disse no a Berlusconi per Previti alla giustizia
    2001 Ciampi disse no a Berlusconi per Maroni alla giustizia
    2014 Napolitano disse no a Renzo per Gratteri alla giustizia.
    Tutti hanno governato cambiando nome.
    Giacchino e felpino no. Per loro la costituzione era un optional, neppure sapevano che nella costituzione è inserito il pareggio di bilancio ed altro, art. 81, 97,117,119, che cozzavano in maniera vistosa con i loro programmi elettorali e col contratto di governo.
    Però Mattarella ha veramente commesso un errore imperdonabile, doveva dotarsi di due corazzieri, quelli col piede più grande, diciamo con stivale 50, e subito dopo la prima visita li doveva autorizzare a prendere a calci giacchino e felpino.

  11. Bellissimo articolo, è non certo perche mi trova concorde.
    Ma ci vuole tanto a preferire articoli come questi, a quelli “faziosi” e ondivaghi di quell’altra, che gettano ombre sulla credibilità di questo blog?

  12. La democrazia non è un’opinione, avv. Scarso. Il Presidente della Repubblica ha esercitato le sue prerogative, non è possibile discuterle. Gli italiani hanno espresso con il 60% delle preferenze all’ultimo referendum costituzionale che la costituzione non va cambiata. I malumori e i problemi di gente incosapevole che arriva ad insultare il capo dello Stato li lascerei a persone di statura molto più bassa della sua, avvocato. Comunque apprendiamo oggi, tuttavia, che il leader del 5 stelle, ha ammesso e si è assunto la responsabilità del suo errore e ora riproveranno a fare il governo lega, 5stelle e fratelli d’Italia (naturalmente il 5 stelle conterà come il 2 di coppe con la briscola a bastoni). Spero che lei avvocato ci dia atto oggi, più che prima, di una dichiarazione più benevola rispetto alla sua precedente. Ritengo che persone autorevoli (purtroppo poche in Italia) debbano dare il loro contributo in mezzo ad una massa di astiosi, incompetenti e polemici cittadini a cercare di fare chiarezza, e lei avvocato è una di queste persone, solo dichiarazioni di persone serie possono dissipare assurdi venti populisti.

  13. Buongiorno Avvocato,
    leggo sempre con piacere i suoi aneddoti storici, tuttavia l’euro non l’ha realizzato il gruppo Bilderberg ma i vari paesi membri dell’eurozona che, con trattati pubblici, votazioni nei parlamenti ecc., hanno dato vita alla moneta. Giusto o sbagliato, il processo è stato questo, perfettamente pubblico e trasparente. Ora siamo liberi di dire che l’euro sia stato la causa di tutti i mali, oppure difenderlo strenuamente ma le cavolate complottistiche, onestamente, mi pare sia il caso di lasciarle ai ragazzini sui social. Il gruppo Bilderberg, inoltre, non ha associati (se non la commissione permanente) e i partecipanti vengono sempre invitati e il tutto reso pubblico, come è avvenuto per il professor Savona. Qui, ad esempio, la lista dei partecipanti del 2017:

    http://www.bilderbergmeetings.org/participants.html

    Rimane un segreto (comunque legittimo) l’argomento degli incontri.
    Relativamente all’euro, uscirne è comunque un pensiero legittimo e il professor Savona è stato uno di quelli che hanno cercato di studiare e spiegare in maniera rigorosa come poterlo fare (e inviterei tutti a leggerlo). Si può discuterne ma è opportuno far sapere alle persone che non sarà indolore (e Savona con onestà lo dice). Magari io e lei abbiamo già il nostro piano B per affrontare lo shock e sappiamo come tutelare i nostri interessi, ma la gente comune, che non ha idea di cosa sia un etf o altri strumenti finanziari, magari sceglierà felice di tornare alla lira è si renderà conto solo dopo che sarà diventata più povera (nella migliore delle condizioni del 30%).
    Parliamone ma facciamolo seriamente. Questa è informazione.

    Saluti

  14. Con tutto il rispetto per chi scrive, ritengo che per il bene del nostro Paese si dovrebbe fare a meno di analisi dietrologiche e complottiste a tutti i costi

  15. Lo strappo istituzionale c’è stato, è innegabile, ma ritengo improprio, opportunistico, pretestuoso e molto comodo attribuirlo al Presidente della Repubblica. L’inadeguatezza, l’immaturità politica e l’irresponsabilità dei capi di partito in lotta per la spartizione del potere in un inedito Governo per delega hanno dato posto anche all’irriverenza irriflessiva di chi non sa come sfogare la rabbia dei propri insuccessi e stempera le frustrazioni addossando avventatamente le proprie inconcludenze e le pesanti responsabilità a chi è garante della Costituzione e rappresenta l’unità degli Italiani: il Presidente della Repubblica.
    Ritengo poi singolare trovare in questo articolo quell’inesauribile fonte di suspence che da sempre è il complottismo, denso di tetre trame che tingono il mondo di un nero che più nero non si può (tutto il contrario del claim anni ’70 di un famoso detersivo per
    biancheria, che inneggiava lietamente al candore) e, tornando alla realtà, vorrei invitare a riflettere su un passaggio, sottaciuto, della crisi istituzionale, che avrebbe potuto creare senza traumi le premesse per la formazione del nuovo Governo, domandando: perché Salvini e Di Maio non hanno accettato l’alternativa a Savona proposta dal Presidente Mattarella? Giorgetti avrebbe completato la squadra ministeriale e non sarebbe stato necessario ricorrere a Cottarelli, qui definito uomo della finanza dominante, né avremmo visto impennarsi lo spread. Se Salvini avesse accettato di affidare il dicastero dell’Economia al suo vice e se Di Maio avesse dato il suo benestare ad un politico quotato dell’altra forza di maggioranza, oggi parleremmo di Italia, piuttosto che parlar male e a sproposito del Capo dello Stato, e impiegheremmo più fruttuosamente le energie anziché perderci nelle fantastiche congetture di supposti disegni internazionali occulti. E’ pericoloso confondere il puerile impuntarsi di leaders politici che il potere hanno sempre contestato ma non ancora esercitato – e l’avvio è disastrosamente deludente – con la fermezza di chi sa quel che vuole, non per sé ma per il Paese che è tenuto a rappresentare degnamente.

  16. @ leprenellaluna :
    I “se” ed i “ma” non hanno mai fatto storia . . ne tanto meno la sua “sempliciotta”ingenuità .

  17. Appuntamento alla settimana prossima a Venezia…
    Invito i lettori a seguire tale evento, semprecché sia possibile leggerne le segrete determinazioni. Poi ci confronteremo.
    Saluti
    Avv. Carmelo Scarso

  18. Sicuramente il Capo dello Stato non è organo di indirizzo politico….. Ma il principio dellla separazione dei poteri dello Stato?

  19. @ Billimiento :
    “U voi da del cornuto all’asino”.
    Certo che avere un astio così viscerale , gratuito , deve avere motivazioni con radici profonde nel suo vissuto .

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