
Ennesimo furto con spaccata la notte appena trascorsa a Pozzallo. Stavolta, ad essere presa di mira la gioielliera di Pinuccio Roccasalvo nel centralissimo corso Vittorio Veneto. Un altro grave danneggiamento oltre ai preziosi che sono stati trafugati. Danni per decine di migliaia di euro che il commerciante in questione dovrà sobbarcarsi tutti sulle proprie spalle. Appena ieri sui precedenti episodi, l’ultimo lo scorso fine settimana, si era tenuto un incontro tra Confcommercio e il prefetto Filippina Cocuzza, e dopo poche ore si è verificato quest’altro pesantissimo episodio. “Saremo costretti a fare le ronde notturne? Speriamo di no. Ma la situazione è davvero molto pesante” – dicono il presidente provinciale Confcommercio, Gianluca Manenti, e il presidente sezionale Giuseppe Cassisi, che hanno convocato d’urgenza una riunione di tutti gli associati per verificare se e quali iniziative eclatanti eventualmente adottare. “Come abbiamo avuto modo di verificare – sottolinea ancora Manenti – la questione è molto seria. E non possiamo perdere altro tempo. Bisogna dare una risposta”.














3 commenti su “Un altro furto con spaccata nella notte a Pozzallo. Presa di mira una gioielleria di corso Vittorio Veneto”
Videosorveglianza invece delle palme
E lo Stato dov’ e…ops…dimenticavo è in missione a riempire il paese di clandestini. Intanto si prosegue con dibattiti riunioni etc…e i negozi vengono saccheggiati….che bella questa nostra Italia…accendi la TV, una disabile viene presa a cinghiate…oppure non parliamo di stupri..non fanno più notizia…che bella la nostra Italia…chi deve proteggere la gente che lavora e paga le tasse….
Per colpa dei clandestini ho inciampato mentre passeggiavo sul lungomare Pietrnere.
Domenica, esterno giorno, tenpo poneriggio.
Avevo saputo che Pozzallo aveva perso la bandiera blu e allora, sconfortato, andavo a contemplare il mare prima che i giudici, venissero a ritirarsela. Nel frattempo alcuni arabi spaccavano delle vetrine di negozi per onorare il giorno festivo e nell’occorso utilizzavano delle autovetture colorate perché dicono, che la cromoterapia fa bene.
Mentre ero quasi arrivato a metà percorso, all’altezza dell’anfiteatro, raccoglievo per terra un foglio di giornale che parlava di politici interna, incuriosito di un articolo riguardo i fondi speciali per gli extracomunitari, lo lessi.
Immerso nella lettura, l’indinniazione mi faceva ribollire il sangue: “a questi danno 40 euro giornaliere, più Otell a 5 Stelle, vasche idromassaggio e in più (vergogna), persino la marmellata di albicocche?”, non mi accorsi dell’avvallamento del lastricato, inciampai e caddi.
Per colpa degli extracomunitari lo stato “dov’e?” (scritto proprio così).