
Racconti orali e scritti. Note. Appunti. Vecchi articoli di stampa. Libri. Raccolte iconografiche. Per fare memoria. Che è cultura, strumento di vita, di crescita umana e sociale.
Ieri nei locali dello Spazio Cultura intestato a “Meno Assenza” di corso Vittorio Veneto è stata ricordata la figura di un cittadino esemplare che, nel suo breve percorso di vita (Pozzallo, 27 aprile 1923 – Roma, 28 maggio 1959), ha lasciato sul campo tracce indelebili di forte impegno sociale e grande dirittura morale: Meno Assenza. L’intestazione risale al 2008.
“AUGURI MENO”. Ieri per il suo 95° compleanno l’Amministrazione comunale lo ha festeggiato nel corso di un importante evento. Dalle 10,30 alle 12, alla presenza di gruppi di alunni delle scuole medie e dell’Istituto Superiore “Giorgio La Pira”, sono intervenuti il sindaco Roberto Ammatuna, l’assessore alla Cultura Giorgio Scarso e l’antropologa Grazia Dormiente; dalle 17,30 alle 21,30, i figli Ninì e Massimo (la figlia Menù ha inviato un messaggio videoregistrato), la studiosa Grazia Dormiente, l’assessore Giorgio Scarso, il dott. Nicola Colombo, gli onorevoli Attilio Sigona e Natalino Amodeo.
Ricchi di contenuti e di coinvolgenti riflessioni umane, sociali, storiche e politiche gli interventi dei relatori tutti. Di grande impatto emotivo alcuni passaggi, con particolare riferimento alla lettura da parte dell’on. Amodeo di alcune lettere che Meno e la moglie, Clara Grispo, si sono scambiati nei giorni che hanno preceduto l’intervento chirurgico di Meno presso l’ospedale “Umberto I°” di Roma. Pochi giorni dopo, quando sembrava che tutto fosse andato per il meglio, la morte se lo portò via strappandolo all’affetto dei suoi cari, dei compagni di partito, degli amici e della comunità pozzallese.
Quartogenito di Antonino Assenza e Giorgina Nanì, completati gli studi secondari all’Istituto Magistrale di Modica, Meno Assenza si iscrive alla facoltà di Lettere a Roma dove la famiglia si era trasferita nel 1943.
Due anni dopo il rientro a Pozzallo. Restaurata l’abitazione e riattivato lo studio fotografico, il padre Antonio, molto conosciuto e apprezzato per le sue qualità professionali, riprende l’attività. Inizia a questo punto la collaborazione di Meno con il padre, da tutti conosciuto come don Ninì.
Parte per il servizio militare ai primi di giugno del 1948 e si congeda nel 1949. Mesi prima aveva conosciuto la giovane e bella Clara Grispo arrivata in Italia da Tunisi nel dopoguerra con la famiglia. Dopo un breve periodo trascorso in un centro di accoglienza del Nord, il padre della ragazza Giacomo Grispo e la madre Maria Mezzasalma, nativa di Comiso, chiesero di essere trasferiti a Pozzallo. Meno, giovane volontario, incontra per la prima volta Clara alla stazione di Pozzallo. Torna a vederla nei giorni a seguire nei locali della Colonia Marina ove la famiglia Grispo, assieme ad altre, era stata provvisoriamente alloggiata. Tra Meno e Clara è amore. I Grispo però poco tempo dopo devono necessariamente ritornare in Tunisia per sistemare alcune situazioni rimaste in sospeso. Meno e Clara separati da questa imprevista lontananza si sposano per procura il 10 luglio 1950.
La moglie rientra ben presto in Italia. Meno insegna alla Scuola Elementare “G. Pandolfi” di Pozzallo. Due anni dopo decide di lasciare l’insegnamento per dedicarsi alla professione di fotografo.
La politica per lui è servizio, dedizione per i bisognosi, i deboli, i poveri. Nel 1956 viene eletto consigliere comunale nella lista del Partito comunista italiano. Nel 1958 è candidato alla Camera dei Deputati per la circoscrizione della Sicilia Orientale. Ma, pur avendo ottenuto un significativo successo, non viene eletto.
Meno Assenza assieme al prof. Carmelo Pluchinotta, al pittore Rodolfo Cristina, al dott. Giovanni Castaldo, al dott. Guido Ciotta, al prof. Salvatore Rovella e all’insegnante Alfio Mollica, fa parte di un importante gruppo di artisti ed intellettuali riuniti nel circolo culturale “A Barracca”.
Memorabile il giornale parlato “A.R.A.”, Autonomia, Rinascita, Amministrazione, trasmesso di pomeriggio in piazza, il giovedì e la domenica, in occasione delle elezioni amministrative del 1956 e delle Politiche del 1958.
A 41 anni dalla sua scomparsa i resti di Meno Assenza sono stati traslati dal cimitero del Verano di Roma a Pozzallo nella cappella di famiglia.
Sacro e doveroso il rito della memoria contro l’oblio colpevole. Questo il virtuoso messaggio della bella manifestazione di ieri organizzata per ricordare un illustre figlio di Pozzallo.