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D’Antona: “Per la differenziata, Modica è al 312° posto in Sicilia”

Giovedì 12 aprile a Catania sono stati assegnati dei premi ad alcuni comuni siciliani per le percentuali significative raggiunte nella raccolta differenziata dei rifiuti; per la provincia di Ragusa un riconoscimento è andato al Comune di Monterosso Almo con il suo 76%, e al Comune di Comiso con il 53%.
Nella graduatoria stilata dalla Regione Siciliana per il 2017 il Comune di Modica si trova al 312° posto su 390 comuni, in quanto non è andato oltre il 12,21% di raccolta differenziata, con un peggioramento nell’ultimo quadrimestre del 2017 pari all’11,73%; dopo anni di proclami, promesse, conferenze stampa e riunioni nei quartieri, la città è lontanissima dall’obiettivo fissato dalla Regione Siciliana, che per legge deve essere almeno del 65%.
“Modica, dopo cinque anni di amministrazione Abbate – denuncia il consigliere comunale, Vito D’Antona – si ritrova tra i comuni meno virtuosi della Sicilia e fanalino di coda di quelli della provincia.
L’incapacità di sapere raggiungere risultati positivi nel servizio di raccolta dei rifiuti costringe i cittadini ancora a pagare un costo eccessivo, a differenza di città nelle quali si sta sperimentando un sistema di premialità che si traduce in meno tasse per quei cittadini che si impegnano a differenziare.
Il risultato di cinque anni di amministrazione (2013/2017) è quello di avere visto per molte famiglie un aumento di circa il 30% della tassa sui rifiuti solidi urbani.
E’ evidente che per Abbate anche la raccolta differenziata diventa soltanto uno slogan elettorale e non un obiettivo.
Ci auguriamo che la nuova amministrazione che sarà eletta il 10 giugno, a differenza di quella uscente, alla luce dell’emergenza rifiuti che attanaglia tanti comuni siciliani, assuma come vera priorità il raggiungimento vero di una alta percentuale di differenziata, in modo tale da ridurre i costi e le tariffe.
Un altro fallimento di Abbate, dopo quello sulla situazione finanziaria del Comune, appesa al filo dell’esame dell’ultima versione del Piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti”.

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