
Dai giochi adattati con sensori, che permettono anche ai bimbi con movimenti limitati di divertirsi, ai computer con particolari sistemi di scrittura, dai simboli alle tabelle comunicative fino ai nuovissimi strumenti tecnologici che consentono di comunicare leggendo i movimenti degli occhi, ma anche strategie e approcci per aiutare chi non ha voce ad esprimere pensieri, sentimenti ed emozioni.
Si è discusso di questo, ma anche dell’importanza del sistema educativo, delle strutture riabilitative e dell’apporto dei familiari dei disabili, ieri pomeriggio all’Istituto di Istruzione Superiore “Ferraris” di Ragusa, in occasione dell’incontro su “La Comunicazione Aumentativa Alternativa”, organizzato dal Provveditorato agli Studi in collaborazione con il Coordinamento Pro Diritti H di Ragusa, che dal 2001 riunisce le famiglie con disabilità, portando le loro istanze all’attenzione delle istituzioni. L’incontro è stato moderato dal Direttore sanitario dei Centri di riabilitazione del CSR della provincia di Ragusa, Giovanna Di Falco, ed è stata un’occasione molto utile sia per i docenti che per i familiari presenti, per approfondire tutte quelle strategie, quelle tecniche e quegli strumenti utili per consentire ai disabili di ogni età – dai neonati con disabilità intellettive ai bimbi con disturbi dello spettro autistico fino agli adulti con Sla – di vivere in un ambiente stimolante, che faciliti la comunicazione, supportati da partner comunicativi preparati.
“Conosco bene le difficoltà degli insegnanti e dei dirigenti scolastici quando si gestiscono classi con studenti speciali, per questo la Comunicazione Aumentativa Alternativa è fondamentale, perché il linguaggio verbale non è l’unico possibile – ha detto il Provveditore Melina Bianco, aprendo i lavori – E’ importantissimo costruire una vera e propria alleanza educativa, per garantire a tutti gli alunni, disabili e non, di poter esternare sentimenti ed emozioni”. All’evento, al quale erano presenti la presidente del Comitato Pro Diritti H Salvina Cilia, la preside del “Ferraris” Giovanna Piccitto, il presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione Sergio Lo Trovato, hanno portato un contributo tecnico importante diversi specialisti in riabilitazione. Marcello Boncoraglio del Centro Medico Sociale per Neuromotulesi di Ragusa ha spiegato che “la CAA non è una tecnica riabilitativa ma un approccio che unisce strategie, conoscenze e ausili per la comunicazione, è un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi attraverso l’uso di componenti speciali e standard”. Boncoraglio ha spiegato anche il ruolo di riabilitatori e facilitatori (insegnanti e familiari) nel coinvolgere e motivare i bambini con bisogni comunicativi complessi. Durante il pomeriggio è stato illustrato nei dettagli anche il progetto di Comunicazione Aumentativa Alternativa ELABORANDO, realizzato dal CSR per aiutare i disabili con deficit comunicativi ad “uscire dal silenzio”. A questo proposito sono intervenute Ylenia Spadaro del CSR di Comiso (RG), che ha puntato l’attenzione sulla Early Communication, cioè quelle tecniche rivolte a bambini che per età o patologia non presentano ancora intenzionalità comunicativa: “Spesso – ha sottolineato – i genitori temono che la CAA interferisca sullo sviluppo verbale del bambino, ma così non è, perché al contrario la CAA favorisce lo sviluppo del linguaggio”. Pina Cagliari, terapista del CSR di Viagrande (CT) ha raccontato l’esperienza del progetto ELABORANDO, nato sulla base di un lavoro trentennale del Consorzio Siciliano di Riabilitazione-AIAS, che negli anni ’80 con le terapiste Pina Gennaro e Melina Marchese contribuì a portare la CAA in Italia e in Sicilia: “Abbiamo effettuato uno screening su 3826 nostri Assistiti scoprendo che ben 639 hanno disturbi della comunicazione, quasi il 17% del totale – ha detto Pina Cagliari – Questo giustifica l’impegno del CSR in termini di tempo e risorse nella CAA e per questo è nato ELABORANDO, un progetto che favorisce lo sviluppo delle abilità comunicative nelle persone con deficit comunicativi”. Nelle quattro “Officine della comunicazione” di ELABORANDO (realizzate nei Centri CSR di Comiso, Viagrande, Enna e Marsala) gli Assistiti utilizzano tabelle, simboli, comunicatori vocali, computer, tablet, strumentazioni che vengono personalizzate e adattate al contesto in cui vivono, alle loro abilità, ai loro partner comunicativi. Tanti sistemi di comunicazione importanti, come quelli mediati da Eye-Tracking, presentati ieri dalla psicologa del CSR di Modica e Pozzallo (RG) Daniela Terranova, che ha illustrato le potenzialità del Tobii Dynavox, un dispositivo a infrarossi che tracciando i movimenti della pupilla consente anche ai disabili gravi di usare il computer, scrivere, giocare, comunicare. “Noi come riabilitatori e voi come insegnanti, siamo sempre più spesso a contatto con persone con difficoltà comunicative – ha concluso Giovanna Di Falco – Per questo occorre dare sempre più spazio alla Comunicazione Aumentativa Alternativa e per questo è importante che centri di riabilitazione e scuole siano sempre più vicini e collaborino, per consentire a tutti, soprattutto ai più piccoli, di esprimersi liberamente”.