Paolo Borrometi rischia come Don Pino Puglisi. Questo quanto sostiene il Vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta, intervenuto durante la trasmissione televisiva “Siamo noi” su TV2000, dedicata all’impegno della Chiesa contro la mafia. Mons. Cuttitta è stato chiamato in causa in collegamento da Piazza Armerina dove era in corso la Conferenza Episcopale Siciliana, ed ha accolto la proposta della Federazione nazionale della stampa italiana di far sentire al giornalista di Modica e a tutti coloro che si battono per la legalità che si è dalla loro parte. “C’è la piena disponibilità – ha detto – abbiamo dato subito la nostra solidarietà a Borrometi, sappiamo che è una persona perbene. Bisogna mettere un’allerta sulle minacce che riceve dalla mafia prima che vadano a finire come accaduto a don Pino Puglisi e le altre vittime di mafia. Da parte delle persone che vivono in quel territorio ci deve essere una convergenza e una solidarietà sapendo che con la mafia non si scherza. Sono senza scrupoli, se devono eliminare qualcuno lo fanno senza avere nessuna pietà o movimento di coscienza».
Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, anche lui ospite del programma ha rivolto un forte appello al vescovo di Ragusa: “«Dobbiamo. Un modo per metterci tutti quanti la faccia e far sapere che Borrometi non è isolato e neanche tutti gli altri”.
