
Oggi al Porto di Pozzallo i venditori del grano sequestrato sulla nave Kazaka faranno operare il riesame per lo sdoganamento della merce. L’acquirente del grano, un imprenditore modicano, si oppone allo sdoganamento perché il prodotto ammalorato non è idoneo all’uso alimentare umano. C’e molto timore proprio da parte dell’acquirente il quale aveva comprato il grano per buono, classe A, e ora oltre alle critiche rischia di dovere accettare la consegna di un prodotto inutilizzabile.
Il venditore è di Milano con sede operativa a Napoli anche se ls colpa potrebbe essere dell’armatore. La nave, infatti, si sarebbe danneggiata durante il tragitto e la consegna è ritardata di 15 giorni. Il grano, quindi, si è bagnato ed è ammuffito.
Il Tribunale di Rsgusa la scorsa mattina ha ordinato con provcedomento di urgenza presentato dall’avvocato Antonio Giannone ad Unicredit, di sospendere il bonifico in corso. Ora l’obiettivo è impedire che il grano diventi comunutario… cioè sia sdoganato.
6 commenti su “Il grano ammuffito sequestrato al Porto di Pozzallo. Nelle prossime ore il Riesame”
Grazie ai nostri governanti (DOVREBBERO difendere il popolo italiano 🙁 )
legiferano delle vere “porcate”, autorizzando legalmente:
– nave:……………………………. Kazakistan
– venditore:……………………… Milano
– sede operativa:……………… Napoli
PURTROPPO IL DIO DENARO NON GUARDA NULLA !!!
SPERO IL TRIBUNALE, OLTRE AD APPLICARE LA LEGGE, ABBIA UN OCCHIO DI RIGUARDO ALLA DESTINAZIONE DI CONSUMO DI QUESTO GRANO, TEMO CHE IN CONCLUSIONE DI TUTTO CIO’ VERRA’ COMUNQUE CONSUMATO AL GENERE UMANO
poi vatti a fidare dell’acquisto a KM. zero… spendere di più per ritrovarsi le schifezze di sempre!
@cittadino , dal tuo elenco manca l acquirente destinatario .
@ perplesso :
Non ci vuole poi tanta immaginazione per sapere quale molino ha silos per immagazzinare tanto grano .
Il guaio e che il grano è stato pagato , e non sarà facile recuperare l’importo .
A meno che la nave venga sdoganata , pertanto idonea a scaricare altrove , ed il commerciante invii altro bastimento all’imprenditore insoddisfatto .
A mio parere è l’assicurazione dell’armatore a corrispondere il danno .
Nei fatti la nave è rimasta alla deriva , col mare mosso , senza motori ed ha imbarcato acqua .
Povera Italia , ed ancor più poveri i suoi cittadini .
Se non fosse stato per l’imprenditore , che ha cercato i suoi diritti , tutto questo non sarebbe stato notato .