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Chiaramonte Gulfi. “La cucina nella Magna Grecia ed oltre” Conferenza organizzata da Lions Club Ragusa Monti Iblei e AMMI

Nei giorni scorsi il Club Lions Ragusa Monti Iblei e l’Associazione Mogli Medici Italiani nella splendida cornice dell’agriturismo Case Passamonte a Chiaramonte Gulfi hanno organizzato un interessante incontro socio-culturale su “ La cucina della Magna Grecia e oltre “. Ha fare gli onori di Casa i rispettivi presidenti Gioacchino Giudice ed Agata Iacono. Presente il presidente della VII Circoscrizione Turi Cascone ed il sindaco di Giarratana Lino Giaquinta. Tanti gli intervenuti, soci Lions ed Ammi, che hanno apprezzato l’encomiabile dialettica della Professoressa Mariannella Mangiafico Valenti la quale , attraverso un excursus storico-gastronomico, ha risvegliato nei presenti il senso di appartenenza ad una terra che, nonostante le varie dominazioni, ha saputo costruire la sua storia e le sue tradizioni. La relatrice Mangiafico Valent, nel corso del suo intervento, ha sottolineato che la cucina italiana è stata di volta in volta reinterpretata dai popoli che qui vi lasciavano qualcosa di loro, ma a loro volta prendevano qualcosa da questa straordinaria terra, dunque una cucina colorata, speziata, sfarzosa frutto di un’evoluzione multifattoriale, simbolo di cultura e di intercultura. La conferenza dal tema “La cucina della Magna Grecia e oltre” ha voluto essere un arricchimento culturale alla scoperta di antichi sapori e odori al fine di apprezzare il significato di “sicilianità” che si fa sempre più sfuggente. Non c’è dubbio, afferma la Mangiaficoche, in una società multietnica e multiculturale, diventa quasi necessario ricercare le nostre usanze, l’origine dei nostri alimenti, se non altro per portare un contributo originale della nostra cultura gastronomica alle nuove generazioni troppo influenzate dal “fast-food”. Riscoprire gli antichi sapori è un po’ ritrovare le memorie e i segni di un passato che ha visto la Sicilia perla e centro del mediterraneo, dove un susseguirsi di civiltà e di popoli (dai Greci ai Romani, dagli Arabi ai Normanni, dagli Spagnoli ai Francesi, dai Borboni ai Savoia) ha lasciato inconfondibili segni naturalmente anche nelle abitudini gastronomiche. Dopo una visione panoramica dei vari aspetti in questione, la relatrice ha presentato alcune ricette dell’arte gastronomica siciliana, affermando metaforicamente, che esse rappresentano l’acqua sempre cangiante di uno stesso fiume, il cui letto è costituito dalla storia che da sempre e per sempre darà la sua forma a tutto ciò che vi scorrerà dentro. Cultura storica e degustazione culinaria hanno costituito i punti-chiave come risposta alla domanda di una maggiore conoscenza dell’apprezzabile cucina siciliana. Non c’è dubbio, ha concluso Mariannella Mangiafico Valenti, che l’alimentazione avente radici nel passato, rispecchia la “Dieta Mediterranea” , oggi inserita dall’Unesco tra i Patrimoni orali ed immateriali dell’umanità, perché la più salutare, la più ricca, la più fantasmagorica.

( nelle foto un momento della conferenza, da sx Agata Iacono, Mariannella Mangiafico e Gioacchino Giudice)

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