L’ex consigliere provinciale Silvio Galizia, sciclitano, dovrà restituire gli stipendi ottenuti dall’Asp Ragusa. Lo ha deciso la Corte dei Conti(Luciana Savagnone, presidente, Giuseppe Colavecchio e Adriana Parlato, a latere) a conclusione del procedimento nel quale Galizia era accusato di avere percepito illecitamente circa 131 mila euro perchè assunto nell’azienda sanitaria senza avere i titoli che ne avrebbero legittimato la mobilità da altro ente. Galizia aveva prestato servizio a tempo determinato all’assessorato regionale alla Famiglia e aveva prestato la propria attività nell’Azienda sociosanitaria di “Busacca”. Aveva, quindi, aderito ad a una selezione ed era transitato nei ruoli dell’azienda ospedaliera Civile Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla.
Il 14 luglio 2009 era ufficialmente transitato nel nuovo entre con un contratto individuale di lavoro. La “Paternò Arezzo” dopo quattro anni, aveva avviato un’indagine interna ed era stato chiesto a Galizia di fornire chiarimenti in ordine al reclutamento presso l’ente di assistenza, presupposto per la partecipazione alla procedura di mobilità che lo aveva fatto approdare nei ruoli dell’ente ospedaliero. Era emerso che l’interessato non avrebbe potuto partecipare alla selezione interna indetta dall’Assap di Scicli poiché non aveva i requisiti. Era stato il commissario straordinario dell’Asp, senza preavviso, a risolvere il rapporto di lavoro. Per i giudici questi “benefici” sarebbero stati ottenuti non solo da Silvio Galizia ma anche da altri correi.