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Appello alla comunità iblea per la popolazione ucraina. “Dobbiamo spedire dei pacchi ma il costo è elevato”

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05 Dicembre 2025 – “Un appello a tutta la comunità iblea. C’è necessità di inviare i pacchi in Ucraina già confezionati e cerchiamo qualche sponsor che possa contribuire al trasporto nei territori martoriati dalla guerra. Ci può essere la donazione volontaria ma anche la possibilità di fare fattura. Abbiamo tantissimi pacchi in partenza, tutta roba donata da tantissime persone, ma abbiamo anche il nostro centro pieno di tanti altri pacchi da spedire”.
L’appello della presidente e del vicepresidente dell’associazione iblea “Slava Ukraini”, rispettivamente Oksana Khliebovska e Calogero Castaldo, è urgente. I costi di trasporto per l’Ucraina sono molto alti e, nonostante i tantissimi volontari abbiano lavorato per raccogliere il più possibile, si ricercano alcuni sponsor che possano dare un contributo economico per inviare cibo e medicine a Mikolaiv, uno dei territori più martoriati del conflitto russo-ucraino. L’inverno sta arrivando. E per la popolazione ucraina il nemico non è solo l’esercito russo, che bombarda ferocemente anche obiettivi civili seminando morte e distruzione, ma anche il freddo. Rispetto ai precedenti inverni, in questo quarto anno di guerra le incognite si sono moltiplicate, perché l’esercito russo sta scientificamente colpendo le infrastrutture che trasportano il gas, da cui dipende l’80 per cento degli impianti di riscaldamento. Non solo. Cibo e medicine rappresentano un vero cruccio per coloro che non riescono ad arrivare a fine mese, e la popolazione è allo stremo. Per chi ha perso tutto, ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, con ostacoli enormi e risorse quasi inesistenti. In Ucraina questo è il quarto inverno di guerra su larga scala. Gli attacchi intensificati distruggono infrastrutture e aggravano le interruzioni di gas, elettricità e acqua. Le temperature potrebbero scendere fino a -20°C, mentre le famiglie già provate da anni di violenza stanno affrontando una stagione durissima.
“E’ l’ennesimo aiuto – dice una delle volontarie Olga Viktorovna – che stiamo inviando in Ucraina facendo solo leva sulle nostre risorse, che non sono illimitate. Pertanto, chiediamo un aiuto a quanti possono dare un contributo contattando via Facebook i nostri rappresentanti di vertice oppure a recarsi a “Ultimo Caffè”, il bar di Modica, al civico 126 di Via Risorgimento, dove può donare quello che può”.
Per chi volesse contribuire da casa, l’associazione ha anche un iban: IT84J0760117000001075778199 intestato ad Associazione Slava Ukraini.

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