
Palermo, 05 dicembre 2025 – In migliaia questa mattina a Palermo, lavoratori e lavoratrici part time degli enti locali siciliani, giunti da tutto il territorio regionale per chiedere a gran voce, davanti alla sede della Presidenza della Regione, risposte certe in ordine alla delicata questione dell’integrazione oraria del personale part time involontario. Tra di loro anche molti amministratori di Comuni dell’isola che sollecitano risorse per portare a full time il personale fondamentale per il buon funzionamento della macchina amministrativa. Nonostante le rassicurazioni ricevute negli ultimi mesi circa l’istituzione di un Fondo finalizzato all’avvio della risoluzione di tale problematica, nessun riscontro nella deliberazione della Giunta regionale n.335 del 31 ottobre 2025 (“approvazione disegno di legge di stabilità 26/28”), né nelle proposte di emendamenti attualmente in discussione presso le competenti commissioni Ars.
“L’enorme platea dei lavoratori a tempo parziale degli enti locali siciliani – dichiara il segretario generale Fp Cgil Sicilia Francesco Fucile – manifesta tutta la propria insofferenza per la condizione salariale in cui è relegata. Lavoratori da decenni a 18 o 24 ore settimanali che garantiscono tutti i servizi ai cittadini. Paradossi in alcuni Comuni in cui sono rimasti 3 dipendenti a tempo pieno e oltre 20 part time”.
“Siamo stati ricevuti dal capo di gabinetto del presidente della Regione, Salvatore Sammartano – sottolinea il segretario generale Cisl Fp Sicilia, Daniele Passanisi – a cui abbiamo presentato le nostre proposte a cominciare dall’istituzione del fondo ad hoc da utilizzare per garantire le ore necessarie al personale in questione, che includa anche le risorse derivanti dalle economie dei cessati che attualmente invece confluiscono nelle economie di bilancio dell’ente. Dopo i passaggi con il presidente Schifani e con i capigruppo, la discussione si sposterà in aula. Tra martedì e mercoledì contiamo di avere notizie più certe”.
“Siamo moderatamente soddisfatti per l’esito della manifestazione di oggi – conclude Salvatore Sampino, segretario generale Uil Fpl Sicilia – ma è chiaro che non ci fermeremo sino a quando non arriveranno le soluzioni. La risoluzione della vertenza attiene a una scelta politica e noi, come Cgil, Cisl e Uil, staremo sul pezzo sino a quando non arriverà. Attendiamo, dunque, che le risposte annunciate possano concretizzarsi nei prossimi giorni”. La Regione Siciliana, è stato chiesto dalle organizzazioni sindacali, si deve assumere la responsabilità di dare una risposta strutturale a questa platea di 12.000 lavoratori. Le organizzazioni sindacali unitarie chiedono con forza l’istituzione del Fondo per l’integrazione oraria di questo personale. Lo stanziamento delle risorse è possibile nella legge di stabilità regionale 2026. Se non si dovesse avere una risposta certa, dunque, si tratterebbe solo di una chiara scelta politica nel non voler risolvere una vertenza che è di tutti.













