
Vittoria, 04 Dicembre 2025 – L’inchiesta sul sequestro del minore Gaetano Nicosia, avvenuto lo scorso settembre a Vittoria, registra un nuovo e significativo sviluppo. Secondo quanto trapelato, le forze dell’ordine avrebbero condotto un ulteriore “blitz” notturno, considerato un’appendice investigativa cruciale per consolidare le accuse di estorsione a carico degli indagati.
Le recenti operazioni farebbero luce sulle complesse manovre utilizzate per consumare l’estorsione, nonostante il rapido rilascio del sequestrato.
I dettagli emersi indicherebbero che alcuni soggetti coinvolti sarebbero stati lasciati temporaneamente in libertà al fine di registrare ulteriori conversazioni decisive. Questo accorgimento investigativo sarebbe stato fondamentale per ottenere una “conferma eventuale dell’estorsione consumata”.
L’attenzione degli inquirenti si è focalizzata in particolare sulle modalità con cui il denaro è stato fatto confluire agli estorsori. Risulta infatti che la somma non sia stata prelevata direttamente dai conti correnti dei familiari del sequestrato, ma sarebbe stata ottenuta attraverso un “prestito da terze persone”.
L’ultimo blitz e le indagini in corso starebbero monitorando proprio i movimenti e gli incontri con questi soggetti terzi coinvolti nel trasferimento di fondi, ritenuti cruciali per ricostruire l’intera rete criminale e le dinamiche dell’estorsione.
Il caso Nicosia, che ha portato all’esecuzione di tre misure cautelari per sequestro di persona a scopo di estorsione, furto aggravato e detenzione illegale di armi, si arricchisce così di un ulteriore strato investigativo che mira a smascherare ogni aspetto del piano criminale, inclusa la gestione del riscatto mascherato da prestito.













