
RAGUSA – L’agricoltura siciliana è in coma e non c’è nessuno pronto a fare battaglie all’Unione Europea per sbloccare la Pac (Piano agricolo comunitario) destinato ai 27 Paesi aderenti. Se aggiungiamo le variazioni climatiche, la siccità, la concorrenza sleale dei Paesi extra Ue, sarà IL ‘De profundis’ per l’Agricoltura siciliana. Ad intervenire sui fondi Pac, è l’on Pippo Gennuso, responsabile di Forza Italia per l’Agricoltura a Siracusa.
Per l’ex deputato all’Ars ci troviamo di fronte ad una tragedia se non si interviene con tempestività. “Mi chiedo: i nostro otto eurodeputati, conoscono l’argomento ed il profondo stato di crisi dell’agricoltura siciliana? Da quando è iniziata la legislatura, a parte l’interessamento dell’on. Marco Falcone – afferma Gennuso – è un argomento tabula rasa. Se migliaia di agricoltori rischiano il lavoro, poco importa. Serve un’azione politica degli eurodeputati siciliani per cercare di salvare capre e cavoli. Non basta l’allarme lanciato più volte da Coldiretti. Occorre un’azione bipartisan”.
Per Gennuso “la Pac punta a migliorare la produttività agricola, garantire un tenore di vita equo agli agricoltori, stabilizzare i mercati, assicurare la disponibilità di cibo e prezzi ragionevoli per i consumatori” ed aggiunge: ” è uno dei principali strumenti di bilancio dell’UE, con una quota significativa del bilancio destinata al settore agricolo e allo sviluppo rurale. Guai a prelevare fondi da destinare ad altri servizi, sarebbe la catastrofe. La Pac – aggiunge l’imprenditore agricolo che produce tra le province di Siracusa e Ragusa – utilizza una varietà di strumenti, tra cui pagamenti diretti agli agricoltori, misure di sostegno ai mercati, finanziamenti per lo sviluppo rurale e misure per affrontare le sfide ambientali. Adesso – conclude Gennuso – serve una battaglia dei nostri eurodeputati per evitare il taglio di 86 miliardi e di aprire una vertenza seria con la Commissione Europea che intende tagliare i fondi del 20 per cento. Occorre difendere il comparto ed evitare probabili tensioni sociali”.