
Giovedì mattina un nutrito gruppo di cittadini si è presentato presso il centro di ascolto di Ispica del Comitato Civico Articolo 32 per denunciare l’ennesimo esempio di abusi e disservizi da parte dell’azienda sanitaria.
Al poliambulatorio di via Sardegna regnava l’esasperazione degli utenti e del personale per le proibitive condizioni all’interno dei locali.
Anche nei giorni scorsi alcuni genitori avevano abbandonato i locali , rinunciando alla vaccinazione dei bambini, a causa del caldo insopportabile che impediva la permanenza all’interno del presidio.
Su richiesta dei cittadini , ed anche di alcuni operatori, mi sono recato al poliambulatorio constatando che le condizioni all’interno erano assolutamente incompatibili per una struttura sanitaria.
E’ dallo scorso anno che, nonostante i numerosi solleciti, non è stata ripristinata la funzionalità dell’impianto di condizionamento dell’aria. Ormai la situazione è tale che non solo gli utenti , ma
anche alcuni operatori preferiscono non presentarsi.
Stupisce, ma non troppo, che i vertici dell’azienda sanitaria non siano a conoscenza delle condizioni in cui si trovano utenti e operatori sanitari.
Forse il direttore amministrativo dell’azienda, per altro cittadino ispicese , chiuso nel proprio confortevole ufficio ( dotato di aria condizionata ? ) non è stato informato ?
A dire il vero durante la mia permanenza nei locali più di un dipendente ha chiesto di non essere citato . Infatti a detta di molti, non si può escludere che dai “piani alti” provenga qualche
ritorsione verso i dipendenti che non tengono la bocca chiusa.
Insomma se il clima meteorologico non è agevole anche quello lavorativo non è facile per coloro che non sono “allineati e coperti”.
Purtroppo, per i vassalli, valvassori e valvassini della sanità, noi non siamo “allineati e coperti”.
Rosario Gugliotta
presidente Comitato Civico Articolo 32 Ragusa
1 commento su “Ancora una giornata da incubo al Poliambulatorio di Ispica. Riceviamo”
… però alla maggioranza degli ispicesi faceva comodo quando l’ attuale loro primo cittadino più di vent’anni fa politicamente decideva chi doveva essere assunto e chi no… Il poliambulatorio esisteva anche a quei tempi! Certo, bisogna però ammettere, che non sussistevano le stesse condizioni climatiche di questi ultimi anni!