
Franco Poidomani, amministratore unico in carica da anni, ha ricevuto un compenso annuo di circa 95.000 €, nonostante sia un dirigente in quiescenza: una situazione giudicata illegittima dalla Regione Siciliana. Questo ha portato a una denuncia alla Corte dei Conti e ad accuse di danno erariale, stimato intorno a 285.000 €, nei confronti non solo di Poidomani ma anche dei sindaci che hanno gestito la nomina. Accuse di gravi irregolarità amministrative emergono anche relativamente ai concorsi e alle bollette errate, con cittadini e politici locali (come il consigliere Mauro) che chiedono trasparenza e riduzione dei costi per l’utenza. La situazione finanziaria è resa ancor più seria da un’esposizione che comprende circa 29 milioni € di debiti verso i Comuni iblei – inclusi costi di utenze elettriche e infrastrutture – da rimborsare in lunghi piani decennali. Intanto, il mandato di Poidomani sta per concludersi, in un clima di forte tensione politica e amministrativa, e l’assemblea dei sindaci – che detiene la golden share – dovrà decidere il nuovo amministratore unico. Peppe Cassì, sindaco di Ragusa e presidente del comitato di controllo analogico, sta giocando un ruolo centrale nella scelta. Dopo l’accordo politico con Fratelli d’Italia e il suo passaggio verso Forza Italia, Cassì avrà un’influenza determinante.
Tre i candidati in lizza?
1. Giovanna Licitra, Dirigente alla Camera di Commercio, già assessore nella giunta Cassì, volto professionale e politico moderato, con esperienza manageriale
2. Ing. Carmelo Mezzasalma, Ingegnere ragusano, profilo tecnico-contabile, vcino al vicesindaco Giovanni Giuffrida, con esperienze strutturali
3. Ing. Giorgio Linguanti, Ingegnere, vicino all’on. Abbate. La candidatura sembra più simbolica, come messaggio politico
Quali saranno le sfide principali per il nuovo amministratore
• Ristrutturazione e ammodernamento della rete idrica, spesso obsoleta
• Riduzione dell’esposizione finanziaria e definizione di piani realistici per il rimborso dei debiti verso i Comuni
• Ripristino della fiducia nella gestione del servizio, con trasparenza e efficacia amministrativa.
La liceità della nomina del prossimo amministratore unico sarà inevitabilmente giudicata alla luce della legislazione regionale in merito ai compensi per persone in quiescenza.
Una figura più gestionale/tecnico come Mezzasalma darebbe uno spostamento deciso verso l’operatività, mentre Licitra garantirebbe anche una continuazione del percorso politico-amministrativo già avviato. Linguanti potrebbe essere una candidatura più politica che tecnica, meno orientata alla gestione concreta. Insomma, siamo di fronte a una svolta decisiva: la scelta del prossimo vertice di Ibleacque Spa metterà alla prova la capacità del territorio ibleo di ripartire da una gestione trasparente, tecnica e sostenibile, superando anni di tensioni e criticità.