
Ragusa – “L’intervento del collega Mauro in aula, seguito dal comunicato inviato alla stampa, restituisce con lucidità e coraggio l’immagine di una situazione che solleva legittime perplessità. A oltre due anni dall’assegnazione della delega alle Attività produttive, l’azione dell’assessore Massari appare impercettibile, teorica, per molti versi non al passo coi tempi”. Lo dice la consigliera comunale di Ragusa, Rossana Caruso, che interviene sulla questione.
“Lo sviluppo economico di Ragusa non può continuare ad affidarsi a iniziative frammentarie, eventi spot o alla sola valorizzazione – per quanto importante – delle tradizioni culinarie locali. Il centro storico non ha beneficiato di alcun intervento strutturale capace di restituirgli vitalità e attrattività. Ancora più delicata – prosegue Caruso – è la questione del collegamento via mare con Malta, che dovrebbe rappresentare una svolta strategica per il turismo e il commercio: nessun piano di accoglienza, nessuna promozione integrata, nessuna ricaduta visibile sul territorio. Ma siamo ancora in tempo, se si vuole davvero intervenire. E sul fronte delle attività produttive nel senso più ampio del termine, è doveroso domandarsi: cosa è stato fatto per sostenere concretamente il comparto industriale? Quali incentivi sono stati predisposti per l’artigianato locale, che continua a rappresentare una parte significativa del nostro tessuto economico? Nessun incentivo, nessun piano di rilancio, nessun supporto concreto all’innovazione. Dell’agricoltura, ogni tanto se ne parla, ma non vi è traccia di alcuna strategia efficace di sostegno. Per Ragusa serve un cambio di passo. Serve discontinuità, competenza, e soprattutto serve una guida che abbia strumenti, visione e relazioni, non qualcuno che si limiti a parlare – ancora oggi – di progettualità futura. Dopo due anni, i progetti avviati all’inizio della consiliatura dovrebbero già essere concreti e misurabili. Se questo non è avvenuto, è legittimo chiedere che chi non è riuscito a interpretare questo ruolo in modo efficace lasci spazio a chi può farlo, nell’interesse della città”.