
MODICA – Il Partito Democratico di Modica, attraverso il suo consigliere comunale Giovanni Spadaro, ha presentato una mozione urgente al Consiglio Comunale per chiedere un’azione decisa a favore della pace in Medio Oriente. La mozione sollecita il cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, il riconoscimento dello Stato di Palestina e il pieno rispetto del diritto internazionale.
L’iniziativa si inserisce in un’azione politica coordinata del Partito Democratico, che ha visto la presentazione della stessa mozione in tutti i comuni della provincia di Ragusa, con l’intento di creare un appello corale e unitario per la pace.
Di fronte a una crisi umanitaria di proporzioni drammatiche, con decine di migliaia di vittime civili palestinesi, tra cui un numero impressionante di bambini e donne, e centinaia di vittime civili israeliane, il PD ritiene che le istituzioni locali non possano rimanere in silenzio.
La mozione esprime profonda preoccupazione per l’escalation del conflitto e condanna ogni forma di violenza sui civili, inclusi gli attacchi del 7 ottobre e l’uccisione indiscriminata della popolazione palestinese. Le richieste principali includono il cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e la garanzia di accesso sicuro e continuativo per gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
A livello locale, la mozione impegna il Sindaco e la Giunta a compiere gesti concreti e simbolici:
● Esporre la bandiera della pace o un altro segno di solidarietà sulla facciata del Palazzo comunale fino al termine del conflitto.
● Trasmettere ufficialmente il testo della mozione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Affari Esteri e al Parlamento Europeo.
● Promuovere iniziative di sensibilizzazione sul tema della pace e dei diritti umani, in collaborazione con le scuole e le associazioni del territorio.
“Questa mozione – dichiara Giovanni Spadaro a nome del circolo del Partito Democratico di Modica – vuole essere un piccolo ma significativo contributo per tenere alta l’attenzione su una tragedia immane e per spingere la politica, a ogni livello, ad agire per la pace e la giustizia. Non possiamo assistere passivamente a questa catastrofe umanitaria. È un imperativo morale che ci richiama tutti alle nostre responsabilità”.