
Chiaramonte Gulfi – Il grido d’allarme arriva dal consigliere comunale Gaetano Iacono, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che denuncia con forza il degrado inaccettabile dell’Antico Ferriero, simbolo storico di Chiaramonte, e delle aree circostanti. Secondo Iacono, l’Amministrazione comunale starebbe “facendo orecchie da mercante”, preferendo una comunicazione social patinata a interventi concreti per la comunità.
“In Consiglio Comunale abbiamo già denunciato più volte lo stato di abbandono in cui versa il nostro territorio, ma l’Amministrazione ha fatto orecchie da mercante,” afferma il consigliere Iacono. “Evidentemente si preferisce fare gli influencer e spacciare qualche risultato sui social invece di rimboccarsi le maniche e lavorare per il bene della comunità.”
L’Antico Ferriero viene citato come esempio lampante di questa incuria. Le condizioni descritte sono allarmanti: la parete delle fontane imbrattata di vernice, il verde pubblico non curato, l’abbeveratoio sporco con acqua putrida. Un quadro di abbandono che, a detta di Iacono, peggiora di anno in anno.
La situazione si aggrava con problemi di sicurezza. Una ringhiera divelta lungo la strada, con il rischio concreto che veicoli possano finire nel torrente, rappresenta una “negligenza inaccettabile che mette in pericolo l’incolumità dei cittadini”. Non solo, anche la Bambinopoli, che dovrebbe essere un luogo di svago per i più piccoli, risulta “abbandonata da tempo e non accessibile”.
Il consigliere Iacono estende la denuncia anche allo stato delle strade: “Via Michelangelo e Via Ferriero sono in condizioni scandalose e le immagini parlano da sole.”
La conclusione dell’esponente di Fratelli d’Italia è un perentorio invito all’azione: “Basta chiacchiere, servono interventi concreti! L’Antico Ferriero e le nostre strade devono tornare a essere luoghi di aggregazione, cultura e sicurezza, non simboli di degrado e abbandono. Un intervento di ordinaria amministrazione sarebbe il minimo.”
Le parole di Iacono evidenziano una crescente frustrazione per la mancanza di interventi che possano restituire dignità e sicurezza a luoghi significativi per la comunità di Chiaramonte.