
RAGUSA – “Dopo la conferenza stampa del direttore generale dell’ASP, ci saremmo aspettati un minimo di reazioni. Invece, l’assenza di commenti sembra confermare una sostanziale condivisione dell’operato del vertice aziendale”. Così esordisce una nota di Sinistra Italiana Ragusa, che critica aspramente la gestione della sanità pubblica nella provincia.
Il partito denuncia un “ulteriore deterioramento” del rapporto tra utenti e servizio sanitario, nonché un peggioramento degli standard delle prestazioni. “Non basta vantarsi per l’acquisto di attrezzature tecnologicamente avanzate se poi si evita di affrontare il tema complessivo della prevenzione, in particolare degli infortuni e malattie professionali nei posti di lavoro”, sottolinea la nota.
Sinistra Italiana evidenzia come la provincia di Ragusa sia la terza in Sicilia per infortuni sul lavoro, nonostante un apparato industriale non particolarmente diffuso, e lamenta un “inquietante silenzio” sull’argomento.
Il partito denuncia una “drastica riduzione” del diritto alla salute, citando i lunghi tempi di attesa per visite specialistiche e indagini strumentali, ambulanze prive di medico e un rapporto “pressoché inesistente” tra medicina generale e dirigenza aziendale.
Vengono inoltre segnalate carenze gestionali, come le barriere architettoniche non rimosse e la mancanza di buone regole nell’accoglienza e nella gestione delle attese.
“In un contesto complesso e delicato come quello attuale, anziché chiudersi a riccio, i responsabili della sanità pubblica hanno il dovere di aprirsi al confronto con le rappresentanze sociali, politiche e professionali”, afferma la nota.
Sinistra Italiana chiede una “conferenza dei sindaci, allargata alle rappresentanze della società civile e i vertici aziendali”, ritenendola “non più rinviabile”. Il partito invita i sindaci a fare la loro parte nel promuovere questo confronto.