
Ennesimo sbarco nella notte per 62 migranti soccorsi in mare dalla motovedetta Cp325 della Guardia costiera. Sono stati raggiunti a circa 90 miglia a sud est di Portopalo di Capo Passero dopo la segnalazione di Alarm Phone. I militari della Capitaneria di porto, giunti sul posto, hanno subito notato che i migranti erano completamente disidratati. Alcuni di loro hanno riferito di aver finito l’acqua potabile da due giorni. Quarantottore senza acqua e sotto un sole cocente hanno fatto sì che i 60 uomini e i due minori presenti sul barcone andassero quasi tutti in ipotermia. Un migrante è stramazzato a terra non appena ha toccato la banchina del porto pozzallese, subito soccorso dai volontari della Protezione Civile, personale Usmaf e dal personale Asp (azienda sanitaria provinciale).
“La traversata è avvenuta con un mare impossibile, uno dei 62 migranti è stato ricoverato in ospedale in condizioni di salute serie”. Ha riferito il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna.
Al largo della Tunisia, è già stato segnalato un altro barcone con un centinaio di persone in balia delle onde. Non è escluso, vista la capienza al limite dell’hotspot di Lampedusa, che il barcone venga nuovamente intercettato dai militari della Capitaneria di porto di Pozzallo.
Dall’inizio del 2024 fino al 7 settembre, sono stati 449 i morti e 667 i dispersi nella rotta del Mediterraneo centrale. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) in Libia nel suo ultimo aggiornamento su X (ex Twitter).
Nello stesso intervallo di tempo, precisa l’agenzia dell’Onu, i migranti intercettati in mare e riportati in Libia sono stati 15.921, di cui 13.971 uomini, 1.112 donne, 527 minori e 311 persone per cui non sono disponibili dati di genere.
2 commenti su “Pozzallo, sbarcati 62 migranti”
Al di là dell’ennesimo sbarco, ricco di dettagli che dovrebbero smuovere coscienze e sensi di colpa senza in realtà essercene motivo, ascoltavo poco fa una questione che non conoscevo, il fatto che chi arriva in Italia non è tenuto a dimostrare legami familiari.
Quindi, possono avere 5 mogli e 10 figli, ma dichiarare di essere scapoli, non essendoci nessun obbligo e nessun controllo.
Questo, comporta tutta una serie di agevolazioni. Potersi sposare nuovamente, poter avere un isee molto basso, poter avere marito e moglie (non dichiarati), due abitazioni e subaffittarne una ad altri connazionali, incentivi economici, priorità di accesso a servizi etc etc.
Insomma, si può giocare con i parametri come meglio si ritiene per ottenere quanto più possibile, a danno di nostri connazionali che possono rimanere esclusi o che ottengono sicuramente meno.
Noi, invece, prendiamocela sempre con il barista che non fa lo scontrino per un caffè, o andiamo alla ricerca del fascista perduto.
Ancora la Meloni non ha voluto risolvere 🙁