
“Da mesi siamo a conoscenza dei risultati della ricerca sul mega-giacimento di acqua sotto i Monti Iblei. L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione ha chiesto una relazione alle Università siciliane che hanno evidenziato alcune criticità in merito sia alla effettiva utilizzabilità dell’acqua, sia alle difficoltà per il raggiungimento della falda a causa delle caratteristiche geomorfologiche del territorio soggetto a elevatissimo rischio sismico. In ogni caso, non vogliamo lasciare nulla di intentato e per questo, su mio input, il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, ha già chiamato il professor Lipparini per un primo contatto e per cominciare a inquadrare i risultati della ricerca portata a termine dall’Ingv e dalle Università di Roma 3 e di Malta”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Renato Schifani. Il Governatore regionale ha poi ribadito: “Nei prossimi giorni inviteremo l’esperto a Palazzo d’Orléans per approfondire con lui ogni aspetto della questione. Il mio governo sta lavorando per individuare ogni possibile nuova fonte di approvvigionamento idrico che consenta di attenuare l’emergenza in atto nell’immediato. Nel medio e lungo periodo, l’enorme giacimento potrebbe costituire una risorsa straordinaria, se le analisi ne attesteranno l’utilizzabilità”.
2 commenti su “Falda acquifera dei Monti Iblei, Schifani convoca ricercatore dell’Ingv”
Vogliamo aspettare di vedere come “l ‘equazione ” futura :Salvini starà al ponte come Schifani stara’ al grande pozzo profondo negli iblei, potrà essere applicata.
Ora via libera agli incarichi professionali magari per centinaia di migliaia di euro! ma di sistemare le reti idriche colabrodo di tanti comuni non se ne parla? in Sicilia si perde così il 66% di acqua ! altro che NGV e scoperte varie….come dire vado su Marte per l’acqua ignorando( volutamente? )che a due passi da casa mia esiste una grossa sorgiva!