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Al Comune di Ragusa è attivo il progetto “SU.PRE.MO. – lotta all’ageismo”

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Già dallo scorso anno è attivo il progetto “SU.PRE.MO. – lotta all’ageismo” realizzato dal Comune di Ragusa grazie a un finanziamento del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e con l’approvazione della Prefettura di Ragusa e del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza Pubblica.
Il progetto prevede attività di attenzione domiciliare per le persone anziane dai 67 anni in su con l’obiettivo di accoglierne “i desideri, le ansie, le esigenze, le preoccupazioni” e viene attivato su richiesta delle persone interessate.
Un altro importante aspetto del progetto è l’offerta di un servizio a tutela degli anziani per il contrasto delle truffe, di cui spesso sono vittime le persone anziane autosufficienti, che vivono da sole o, comunque, non sotto la tutela costante dei familiari.
Gli anziani e le anziane vittime di truffa o che ritengano di essere in una condizione di rischio (ad esempio, se notano comportamenti sospetti nei loro confronti) possono chiamare 24 ore su 24 e tutti i giorni della settimana, compresi le domeniche e i festivi, il numero 338 983 9818 riguardante il servizio di pronto intervento sociale a favore di persone anziane vittime di truffa, per avere un immediato supporto.
Da oggi saranno disponibili degli opuscoli informativi con l’indicazione di alcuni consigli per proteggersi dalle truffe e che saranno distribuiti nei luoghi maggiormente frequentati dalle persone anziane e dai loro familiari: il Centro Diurno Comunale, le Parrocchie, alcuni uffici comunali, ad esempio l’Anagrafe e i Tributi.
“Il progetto “SU.PRE.MO. – lotta all’ageismo” – spiega Elvira Adamo, Assessora alle Politiche per l’inclusione, Servizi Sociali e Pari opportunità – serve a contrastare le condizioni di rischio cui sono esposte le persone anziane, ma serve anche a contrastare i pregiudizi legati all’ageismo, un fenomeno che lede l’autostima e svalorizza le persone più mature proprio a causa della loro età. Il progetto prevede anche delle azioni di supporto psicologico, perché le persone anziane non subiscono solo il trauma dell’atto doloso in sé, ma soprattutto cominciano a dubitare delle loro facoltà, si sentono fragili e, talvolta, “inutili”. Gli opuscoli in distribuzione in questi giorni sono stati realizzati dal Settore Servizi Sociali grazie al contributo professionale di un bel gruppo di lavoro dedicato al progetto. Sono stati utilizzati testi accessibili e grafiche esplicative per rendere i contenuti chiari e immediatamente comprensibili”.

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