
Un terribile giovedì di paura. È quello che hanno vissuto i 56 migranti (53 uomini, una donna e due minori non accompagnati) arrivati qualche minuto dopo le 13 al porto di Pozzallo. I migranti, scesi a terra, hanno raccontato l’odissea a cui sono andati incontro. Spari ad altezza uomo che hanno sfiorato i migranti, lasciando illesi ma scatenando paura e disagio. La nave della Mare Jonio ha caricato i migranti dopo aver sentito da lontano gli spari da parte di una imbarcazione libica che non era certo giunta in prossimità della carretta del mare con buone intenzioni.
Fortunatamente, nessuno ha riportato ferite. Una volta scesi al porto, una equipe di psicologi ha lavorato per capire le cause della partenza e, soprattutto, per calmare gli animi dei 56 migranti.
Sistemati dentro l’hotspot portuale, i migranti sono stati rifocillati e sistemati in attesa della partenza che avverrà nei prossimi giorni, destinazione centri di seconda accoglienza fra la Liguria e, con molta probabilità, la Lombardia. Le operazioni di sbarco sono state eseguite a terra dai Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza assieme ai volontari della Protezione Civile di Pozzallo. Si segnalano solo casi di scabbia ma nulla di preoccupante, come riferisce il personale sanitario di stanza al porto.