
Il decreto Sostegni Bis, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri, sul fronte dei contributi a fondo perduto per imprese e professionisti introduce diverse novità. Tra queste, la possibilità di un contributo a fondo perduto il cui riconoscimento è legato al peggioramento del risultato economico d’esercizio, quindi il calo considerato non è quello del fatturato bensì dell’utile. Ma l’Associazione nazionale commercialisti non ci sta. Per quale motivo? “Il Governo – spiega Rosa Anna Paolino, presidente di Anc Ragusa, riportando le perplessità manifestate dal presidente nazionale Marco Cuchel – ha pensato bene di prevedere che la richiesta di questo aiuto possa essere fatta solamente se la dichiarazione dei redditi del 2020 viene trasmessa entro il prossimo 10 settembre. Una scelta simile significa non tenere minimamente in considerazione la portata del lavoro svolto dai professionisti economici che, da oltre un anno, dall’inizio della pandemia, sono gravati da un peso crescente di responsabilità e compiti, costretti sempre a fare i conti con una Pubblica amministrazione che troppo spesso continua a distinguersi per ritardi e inefficienze. Molto in anticipo rispetto alla scadenza naturale del 30 novembre, il termine del 10 settembre è del tutto privo di fondamento e improponibile, tutti sappiamo, e lo sanno bene soprattutto i professionisti, con quali tempistiche l’Amministrazione finanziaria mette a disposizione i software e gli aggiornamenti dei moduli di controllo per l’invio delle dichiarazioni”.
“Ciò che occorre veramente fare – prosegue Paolino – è dare più tempo per gli adempimenti fiscali, valutando la situazione di contribuenti e imprese e tenendo in considerazione il lavoro dei professionisti”. Entro il 30 giugno, oppure il 30 luglio con la maggiorazione dello 0,40%, sono dovuti i versamenti a saldo e quelli del primo acconto che risultano dalla dichiarazione dei redditi: sarebbe quanto mai opportuno disporne un adeguato slittamento pensando sia allo stato di liquidità attuale delle imprese, che solo adesso iniziano a vedere una ripresa delle loro attività, sia all’impegno dei professionisti. “I professionisti economici – chiarisce il presidente di Anc Ragusa – sono i primi a non volere essere costretti a sperare ogni volta in una proroga, ma le circostanze, dettate da un calendario fiscale la cui riforma si attende invano da un tempo infinito, da una Amministrazione farraginosa e da norme molte volte confuse e di difficile interpretazione e applicazione, fanno sì che lo strumento della proroga sia l’unica soluzione praticabile. Chiediamo quindi di modificare la scadenza del 10 settembre contenuta nel decreto Sostegni Bis per la richiesta del contributo a fondo perduto, riconoscendo un termine molto più ampio per l’invio della dichiarazione, e di introdurre altresì una proroga adeguata per i versamenti che sono previsti al 30 giugno”.