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D’Antona: “Modica perde 400 mila euro per l’ex Foro Boario”

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La Regione Siciliana, con una lettera dell’8 febbraio scorso, sollecita il Comune di Modica a restituire urgentemente la cifra di 434.843,17 euro relativa al progetto per il recupero dell’area dell’ex Foro Boario a seguito della revoca del finanziamento di 850.000,00 euro, ottenuto dall’Amministrazione Buscema.

“Mentre è ancora recentissima la perdita di un finanziamento di cinque milioni per la messa in sicurezza del nostro territorio per il semplice fatto di non avere approvato in tempo il rendiconto dell’anno 2019 – denuncia Vito D’Antona di Sinistra Italiana – un’altra batosta arriva per la già precaria situazione finanziaria del nostro Comune, con l’aggravante che la prosecuzione dei lavori per la realizzazione dell’area a verde di Via Fontana, da destinare ad area attrezzata, tanto attesa dai cittadini del quartiere, se mai sarà completata, dovrà essere interamente finanziata con fondi a carico del bilancio comunale.

Quest’ultima richiesta di somme per revoca di finanziamenti da parte della Regione, per quanto ci è dato sapere ad oggi, rappresenta la terza, dopo la perdita di 533.406,59 euro per il completamento del Palazzo dei Mercedari e di 707.402,52 euro per la messa in sicurezza della Collina di Monserrato.

Qualunque giustificazione Abbate tenterà di dare non è ammissibile che vi sia in così poco tempo un numero elevato di revoche e di perdite di finanziamento, che per la nostra città rappresentano occasioni perdute per migliorare la sicurezza, la vivibilità dei cittadini e la fruizione di monumenti senza uguali, mentre altri comuni vicini al nostro sono destinatari di cospicue somme per investimenti che creano lavoro per le imprese e occupazione per i lavoratori.

Di fronte ad un quadro generale rappresentato da una situazione finanziaria fuori controllo – conclude D’Antona  – e da un numero rilevante di incompiute, come quello nel quale Abbate ha condotto la città di Modica dopo circa otto anni di ininterrotta amministrazione, ad un Sindaco si impone doverosamente, prima di tutto, di approvare nei termini i bilanci e di rispondere tempestivamente alle richieste di chiarimenti degli uffici che erogano i finanziamenti e si attendono giustamente la rendicontazione delle somme erogate”.

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