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La Sagra dell’uva di Roccazzo assume quest’anno una valenza particolare alla luce delle difficoltà con cui i produttori stanno facendo i conti

La Sagra dell’uva di Roccazzo quest’anno assume un significato ancora più particolare e importante per i produttori. Sarà un momento celebrativo anche per cercare di dimenticare la non facile annata. Produzioni in calo un po’ ovunque. E necessità, quindi, di recuperare terreno con iniziative che, come quella in programma sabato 15 e domenica 16 settembre, celebrano i gusti tipici della montagna. Ma che cosa è accaduto? “In pratica – dice Giovanni Cugnata, uno dei componenti dell’Associazione giovanile Roccazzo che da oltre tre decenni si occupa dell’organizzazione dello straordinario evento di richiamo – se nell’estate del 2017 avevamo dovuto fare i conti, come produttori, con la siccità, quest’anno è stata la violenta pioggia di fine agosto a creare danni. Caldo e umidità elevati hanno favorito la proliferazione di muffe come pernospera e oidio, difficili da contrastare senza l’uso di fitofarmaci invasivi. Risultato? Perdite con punte addirittura del settanta per cento e coltivatori in dubbio se raccogliere o meno i grappoli visto che i costi di manodopera potrebbero superare in maniera netta il guadagno. A fronte di tutto ciò, però, c’è chi si è organizzato con nuove lavorazioni del terreno, senza determinare fessurazioni nello stesso, rendendolo duro come se si trattasse di sterrato, e i risultati sono stati interessanti, anche e soprattutto sul piano biologico. I primi raccolti stanno fornendo soddisfazione anche nelle nostre zone. Ma è solo un aspetto di un quadro molto più complicato in cui, come abbiamo detto, i danni sono stati notevoli e in cui, adesso, si rischia di mettere in dubbio, alla luce delle ventilate perdite, la prossima campagna agraria. Ecco perché iniziative come la nostra Sagra dell’uva assumono, oggi più che mai, una rilevanza specifica e puntano, senza mezzi termini, a veicolare la promozione del nostro prodotto”. La macchina organizzativa, intanto, procede senza un istante di tregua. La rassegna espositiva dell’uva da tavola rappresenta la migliore occasione per promuovere i prodotti tipici della montagna (assolutamente da provare la specialità dei cuddureddi) che, in questo suggestivo lembo della provincia di Ragusa, risultano particolarmente gettonati. E poi ci sarà divertimento per tutti con la possibilità di trascorrere una bella serata all’insegna della spensieratezza. Gli stand che ospiteranno la degustazione dei prodotti insisteranno in uno spazio reso ideale dalla presenza di un ampio parcheggio, pronto a ricevere migliaia e migliaia di visitatori. La “Sagra dell’Uva”, organizzata con il sostegno della Regione, assessorato Agricoltura e Foreste, del Libero consorzio comunale di Ragusa (ex Provincia regionale), dell’Amministrazione comunale chiaramontana, oltre che della Camera di commercio del Sud Est, celebrerà in questo modo un’altra tappa della propria lunga storia.

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